Nietzsche: “Io vi dico: bisogna
avere prima un caos dentro di sé per partorire una stella danzante”[1]. Man muss noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden
Stern gebären zu können.
La "Classicità non è chiarezza sin dall'inizio, bensì contesa giunta ad unità, discordia conciliata, angoscia risanata".[2]
La bellezza deve essere coniugata con la semplicità, come dice in sintesi il Pericle di Tucidide: "filokalou'mevn te ga;r met j eujteleiva"[3] kai; filosofou'men a[neu malakiva"" (Storie, II, 40, 1) in effetti amiamo il bello con semplicità e amiamo la cultura senza mollezza
La semplicità però non è rozzezza, anzi è una complessità risolta e non si deve confondere con la facilità la quale "invece è una truffa che rischia di impoverire tragicamente i nostri giorni (…) La nostra cultura ormai scansa ogni sentore di fatica, ogni peso, ogni difficoltà: abbiamo esaltato il trash e il pulp (…) abbiamo accettato che le televisioni venissero invase da gente che imbarcava applausi senza essere capace a fare nulla; abbiamo accolto con entusiasmo ogni sbraitante analfabeta, ogni ridicolo chiacchierone, ogni comico da quattro soldi, ogni patetica "bonazza" (…) la Facilità ormai ha dissolto tante capacità intellettuali e manuali, e si parla a vanvera perché così abbiamo sentito fare ogni sera, si pensa e si vive a casaccio perché così fanno tutti"[4].
Pesaro 2 settembre 2022 ore 11, 48 giovanni ghiselli
p. s
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[1] Così parlò Zarathustra Prefazione.
[2]B. Snell, Eschilo e l'azione drammatica , p. 141.
[3] E’ frugalità, parsimonia, è il basso prezzo facile da pagare (eu\, tevloς) è la bellezza preferita dai veri signori, quelli antichi, e incompresa dagli arricchiti che sfoggiano volgarmente oggetti costosi.
La "Classicità non è chiarezza sin dall'inizio, bensì contesa giunta ad unità, discordia conciliata, angoscia risanata".[2]
La bellezza deve essere coniugata con la semplicità, come dice in sintesi il Pericle di Tucidide: "filokalou'mevn te ga;r met j eujteleiva"[3] kai; filosofou'men a[neu malakiva"" (Storie, II, 40, 1) in effetti amiamo il bello con semplicità e amiamo la cultura senza mollezza
La semplicità però non è rozzezza, anzi è una complessità risolta e non si deve confondere con la facilità la quale "invece è una truffa che rischia di impoverire tragicamente i nostri giorni (…) La nostra cultura ormai scansa ogni sentore di fatica, ogni peso, ogni difficoltà: abbiamo esaltato il trash e il pulp (…) abbiamo accettato che le televisioni venissero invase da gente che imbarcava applausi senza essere capace a fare nulla; abbiamo accolto con entusiasmo ogni sbraitante analfabeta, ogni ridicolo chiacchierone, ogni comico da quattro soldi, ogni patetica "bonazza" (…) la Facilità ormai ha dissolto tante capacità intellettuali e manuali, e si parla a vanvera perché così abbiamo sentito fare ogni sera, si pensa e si vive a casaccio perché così fanno tutti"[4].
Pesaro 2 settembre 2022 ore 11, 48 giovanni ghiselli
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[1] Così parlò Zarathustra Prefazione.
[2]B. Snell, Eschilo e l'azione drammatica , p. 141.
[3] E’ frugalità, parsimonia, è il basso prezzo facile da pagare (eu\, tevloς) è la bellezza preferita dai veri signori, quelli antichi, e incompresa dagli arricchiti che sfoggiano volgarmente oggetti costosi.
[4] I miei ragazzi insidiati
dal demone della Facilità, Marco Lodoli, in La Repubblica 6 novembre 2002,
p. 14.
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