Entra in scena Leopold Bloom alle prese con il cibo.
L’uomo è un ebreo ungherese figlio di un immigrato morto suicida. Il suo vero cognome è Virág che in lingua magiara significa fiore.
C’è ci sostiene che Bloom è la controfigura dell’eroe omerico. Di fatto ha in comune con Odisseo la pazienza, la curiosità e l’itelligenza delle situazioni: gira per casa sua e per Dublino nella lunga giornata del 16 giugno 1904 osservando tutto e riflettendo su tutto. Sopporta il prossimo irrispettoso o violento con ironia e non senza dignità. Ha 38 anni.
Ha una moglie che lo tradisce Molly, una figlia adolescente, quindicenne, Milly.
Un figlio maschio, invece, è morto ante diem.
Conosceremo Bloom durante il suo girovagare spinto da una curiosità davvero mai sazia come quella di Odisseo.
Questo Ulisse di Joyce apre gli occhi su tutto: la curiosità lo mantiene vivo come dice della propria curiositas Lucio di Apuleio, trasformato in asino. A Lucio diventato asino e tormentato in mille modi la salvezza è data dalla propria curiosità innata che lo apparenta a Ulisse. Ingenita mihi curiositate recreabar (Metamorfosi 9, 13). La curiositas è re-creatio, ridà vita.
Il lavoro di Bloom è quello di procurare inserzioni pubblicitarie a un giornale.
Cominciamo a vedere come si nutre la mattina in casa sua
“Mr. Leopold Bloom mangiava con gran gusto le interiora di animali e di volatili. Più di tutto gli piacevano i rognoni di castrato alla griglia che gli lasciavano nel palato un sottile gusto di urina leggermente aromatica” (p.75).
L’uomo appare tellurico e in effetti ha un forte legame con la madre terra.
Nei Saggi Letterari del 1954, compresi nel volume Ezra Pound Opere scelte, I Meridiani, Mondatori, 1970, p. 1168)
Pound scrive :" Joyce si è accinto a creare un Inferno, e ha creato un Inferno.
Egli ha rappresentato l’Irlanda sotto la dominazione inglese, una pittura così veridica che un codardo di nono ordine come Shaw (Geo. B.) non osa nemmeno guardarla in faccia. Per estensione egli ha rappresentato tutto l’Occidente sotto il dominio del capitale. I dettagli della carta geografica sono locali, ma Leopold Bloom (né Virag) è di tutti i luoghi. La sua sposa Gea-Tellus, simbolo della terra, è il suolo dal quale l'intelletto tenta di saltar via, e nel quale ricade in saecula saeculorum.
Torniamo alle parole di Joyce: “Kidneys were in his mind 48, aveva in testa I rognoni, questi erano nel suo pensiero. Sistemava le stoviglie per la colazione sul vassoio ammaccato.
Tanta importanza data al cibo deriva spesso dalla frustrazione sessuale. In effetti, da quando è morto il figlio Rudy, 11 giorni dopo essere nato, Leopold, non fa più l’amore con la moglie: guarda le donne e pure le ragazze, le concupisce ma non le corteggia. Anche perché considera Molly la più bella. Pure Molly è legata a Leopold e pensa come fare a recuperarlo perché dopotutto lo preferirebbe all’amante. Anche in questo romanzo, come in diverse altre opere del Novecento, diversi personaggi principali sono colpiti da paralisi, o per lo meno sono incapaci di agire con risolutezza. Pensate alla carta moschicida che a detta di Musil blocca un poco alla volta tutti i movimenti e non solo quelli delle mosche. Questi personaggi non funzionano bene nel mondo della borghesia che cerca di ricavare identità dal denaro e dal potere fondato sui miseri quattrini e sulle armi omicide, queste e quelli anteposti ai sentimenti, alla cultura, alla stessa libertà.
Bloom è un umanista: ama la vita.
Nella cucina c’erano luce e aria gelida ma fuori dalla porta una dolce mattina d’estate dappertutto 75 but out of doors gentle summer morning everywhere 48.
L’uomo buono è volto al bene, al verso migliore, e Bloom compensa la gelid light and air della cucina con la bella luce della mattina del 16 giugno, uno dei giorni più luminosi dell’anno. I buoni preferiscono la luce alla tenebra siccome le loro opere non sono malvagie .
Another slice of bread and butter , un’altra fetta di pane e burro. Non tropppe però. Sta pensando anche alla colazione della moglie, Molly una cantante d’opera in declino.
Sente miagolare la gatta Mkgnao! La saluta
The cat mewed in answer, la gatta rispose miagolando. Fa le fusa Prr. Sembra chiedere: scratch my head, grattami la testa. Leopold è un agente di pubblicità ma è curioso e attento alla vita come un umanista
Mr Bloom watched curiously, kindly, the lithe black form 48, guardava cn curiosità, con gentilezza la flessuosa forma nera 75.
Probabilmente la assimila a Molly , al suo aspetto mediterraneo, mora e flessuosa. L’umanista vede forme umane dappertutto.
H. Hesse in Peter Camezind scrive:"Le montagne, il lago, le tempeste e il sole erano i miei educatori ed amici che per molto tempo mi furono più cari degli uomini e del loro destino"[1]
A Moena da bambino parlavo con i monti ed essi per loro umanità mi rispondevano.
La gatta è pulita a vedersi, il pelo è lucido e liscio, gli occhi sono verdi e lampeggianti 76 the green flashing eyes 48. Ci vede una bambina.
I gatti fanno davvero pensare alle donne. Anche per questo mi piacciono molto più dei cani.
Segue un gesto affettuoso, da padre a figlia: “ Si chinò verso di lei, le mani sulle ginocchia, he bent down to her, his hands on his knees.
Milk for the pussens, he said, latte per la micina, disse.
La gattina ripete il proprio verso. Sarà poco bellina!
Bloom riflette. Pensa sempre.
“Li chiamano stupidi, invece capiscono di noi più di quanto noi si capisca di loro” They understand what we say better than we understand them.
Quest’uomo ha la rara capacità di mettersi nei panni degli altri viventi, di capirli. La sana terapia del rovesciamento.
La gatta capisce tutto quello che vuole. Vendicativa anche. Come una femmina, umana, anche troppo umana.
La micia guardò in su con gli occhi avidi ammiccanti per la vergogna. Bloom prese dalla credenza (the dresser) il bricco del latte che il lattaio gli aveva riempito e lo versò nel piattino. Che posò lentamente a terra.
C’è proprio una cura paterna per questa micina.
Poi c’è la curiosità di Bloom, la sua voglia di capire. “Perché hanno la lingua così ruvida? 77 Why are teir tongues so rough? 49 To lap better, all porous holes, per leccare meglio, tutti buchi porosi. A questo punto gli viene in mente la moglie e pensa di portare del cibo anche a lei
Bologna 13 aprile 2025 ore 18, 38 giovanni ghiselli.
p. s.
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