NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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sabato 10 dicembre 2022

Filosofi, frequentatori dei teatri e opinionisti

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Socrate dice se i regnanti non sono anche filosofi e la potenza politica non coincide con quella filosofica non ci sarà pausa dei mali (Platone, Repubblica, 473d)
Chiamiamo filosofo  chi vuole panto;ς maqhvmatoς geuvesqai, gustare ogni apprendimento e non è mai sazio di imparare (kai; ajplhvstwς e[conta475c).
Allora, fa Glaucone, dovemmo chiamare filosofi quelli che vanno a teatro ad ascoltare senza perdere nulla delle Dionisie urbane (kata; povleiς) né di quelle rurali (kata; kwvmaς) come se avessero dato a nolo le orecchie (w{sper ajpomemisqwkovteς ta; w\ta 475d).
Questi, risponde Socrate, non sono filosofi ma simili ai filosofi (475e).
 
Chiamo veri filosofi  tou;ς th'ς  ajlhqeivaς filoqeavmonaς (475e)  i contemplatori della verità.
 
Gli amanti degli spettacoli amano il bello che appare, le belle voci, i colori, le forme- kala;~ fwna;~ kai; crova~ kai; schvmata-, ma non sanno vedere a amare aujto; to; kalovn (476b), il bello in sé. Solo quanti vedono il bello in sé, sono i veri desti (476c) . I filosofi hanno conoscenze, gli altri solo opinioni. Di questi (opinionisti) diciamo che opinano doxavzein, non che conoscono gignwvskein (476d)  
L’opinione è ordinata a una cosa; la scienza ejpisthvmh a un’altra (-  jep j a[llw/ tevtaktai dovxa  kai; ejp j a[llw/ ejpisthvmh, 477b).
La scienza è per natura volta a ciò che è,  a conoscere che è ciò che è ejpisthvmh ejpi; tw'/ o[nti pevfuke, gnw`nai wJ~ e[sti to o[n-477b.
 
Una facoltà duvnamiς produce qualche cosa e  L’episteme è pasw'n dunavmewn ejrrwmenestavth , la più forte di tutte le facoltà (477d) . La scienza è to; ajnamavrthton (477e) , cosa infallibile, l’opinione no.
L’opinione infatti è destinata a opinare dovxa dev, famevn , doxavzein- 478a.
Essa è più oscura della conoscenza ma più chiara dell’ignoranza, dunque sta a mezza  tra le due. Metaxu; a[ra a]n ei[h touvtoin dovxa (478c). Opinabile doxastovn  è ciò che si trova a mezza strada tra essere e non essere, che partecipa di entrambi to; ajmfotevrwn metevcon tou' ei\naiv te kai; mh; ei\nai  (478 e): questo è l’oggetto dell’opinione. Ci sono cose belle e c’è aujto; to; kalovn (479)  il bello in sé.  Le opinioni del volgo dunque si aggirano a mezza strada tra ciò che è e ciò che non è. Gli opinionisti vedono molte cose belle ma non conosce il bello in sé. Diremo che opinano ogni cosa doxavzein fhvsomen a{panta, ma non conoscono nulla di quello che opinano gignwvskein de; w|n doxavzousin oujdevn (479e)
 
Cfr. il dialogo Alcibiade II  quando Socrate dice:
Ð d d¾ t¾n kaloumšnhn polumaq…an te kaˆ polutecn…an
kekthmšnoj, ÑrfanÕj d ín taÚthj tÁj ™pist»mhj, ¢gÒ-
menoj d ØpÕ mi©j ˜k£sthj tîn ¥llwn, «r' oÙcˆ tù Ônti
dika…wj pollù ceimîni cr»setai, ¤te omai ¥neu kubern»tou
diatelîn ™n pel£gei, crÒnon oÙ makrÕn b…ou qšwn; éste
sumba…nein moi doke‹ kaˆ ™ntaàqa tÕ toà poihtoà, Ö lšgei
kathgorîn poÚ tinoj, æj ¥ra poll¦ mn ºp…stato
œrga, kakîj dš, fhs…n, ºp…stato p£nta.  (147 a-b)
“  chi possiede la cosiddetta conoscenza enciclopedica e politecnica , ma sia privo di questa scienza (quella del  Bene), e venga spinto da ciascuna delle altre, non farà uso sostanzialmente di una grande tempesta senza un nocchiero, continuando a correre sul mare, non a lungo del resto? Sicché mi sembra che anche qui capiti a proposito quello che dice il poeta criticando uno che effettivamente sapeva molte cose ma le sapeva tutte male”.
 
Filosofi dunque sono gli amici non dell’opinione ma della scienza.
 
 Adimanto  obietta che molti considerano inutili  (ajcrhvstouς) i filosofi 487d
Socrate dice che risponderà attraverso un’immagine, un’allegoria nautica. Dunque a[koue th'ς eijkovnoς (488).  Pensa a una nave con un capitano nauvklhron più grande e forte dei marinai, ma un poco sordo uJpovkwfon e pure di corta vista oJrw'nta bracuv, e che sa poco di nautica e con i marinai in lite tra loro sulla direzione della nave peri; th'ς kubernhvsewς, e ciascuno vuole kuberna'n stare al timone senza saperlo fare, e affermando che non è didaktovn, cosa insegnabile. Costoro si ammazzano a vicenda per stare al timone, e immobilizzano il capitano mandragovra/, con la mandragora, una pianta narcotica, o con l’ebbrezza e poi guidano la nave bevendo e banchettando e lodano chi li aiuta a prendere il potere  e guidano la nave senza saperlo fare. Tali individui chiamerebbero uno esperto di pilotaggio ajlhqw'ς kubernhtikovn persona che chiacchiera e inutile ajdolevschn kai; a[crhston (489)
Questa allegoria parla della disposizione della città verso i veri filosofi.
In effetti i migliori nella filosofia sono inutili ai più, ma per colpa dei più.
Gli attuali capi politici sono simili a quei marinai che vogliono dirigere la nave senza saperlo fare.
Il vero filomaqhvς è per natura uno che gareggia per raggiungere la vera realtà e non si accontenta di singoli oggetti opinabili. Chiediamoci perché mai i più sono cattivi tiv poq  j  oiJ polloi; kakoiv (490d).
Bisogna esaminare la corruzione (fqorav). Poche sono le anime dotate e, pure tra queste, diverse si corrompono guastate da tanti fattori anche non tutti cattivi. come la bellezza o il potere o la ricchezza. Una buona natura coltivata male in un allevamento a lei estraneo riesce peggio di una mediocre. Una cattiva educazione rende straordinariamente cattive le anime naturalmente migliori. Nel terreno inadatto si guastano.
I sofisti, che si fanno pagare, insegnano le opinioni del volgo e le chiamano sapienza.
Cfr. i vari opinionisti televisivi e cartacei.
Un tale paideuthvς, educatore è a[topoς, strano e inopportuno, siccome chiama buone le cose di cui si diletta la grande bestia to; mevgalon zw/on e cattive quelle per le quali si arrabbia. E chiamano sapienza avere imparato gli umori del volgo in vari campi.
 
Cfr. Leopardi: “secol…superbo e sciocco, al tuo pargoleggiar gl’ingegni tutti …vanno adulando ( La ginestra, 53sgg). La folla non riesce a concepire il bello in sé. La massa (plh'qoς) non può essere filosofa. E quindi vitupera chi professa filosofia.
Bologna 10 dicembre 2022 ore 11, 55
giovanni ghiselli
p. s
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