sabato 12 aprile 2025

Joyce Ulisse II episodio, Nestore la scuola, seconda parte. Studenti.


 

O fu possibile solo ciò che avvenne? Weave, weaver of the wind 23, tessi tessitore del vento 35. Ciò che avviene consegue da tutto quanto è avvenuto prima, e altro non è possible. Tessere il vento è pure impossibile.

 

I ragazzi chiedono a ghoststory, una storia di fantasmi.

Un ragazzo, Talbot, legge dei versi da Lycidas di Milton, una elegia pastorale del 1638. Torna il tema della morte per acqua che può  dare luogo a una meravigliosa trasformazione marina –a sea change-  come si legge nel dramma La tempesta di Shakespere

 

Sentiamo la consolazione dell’elegia di John Milton

Weep no more, woful shepherd, weep no more

For Lycidas, your sorrow, is not dead,

Sunk though  he be beneath the watery floor 24

Non piangere più, dolente pastore, non piangere più

Perché Licida, tuo dispiacere, non è morto,

benché sia sprofondato sotto l’acquoreo piano. 35

 

Sono le parole belle di chi scrive bene rendendo eterni i personaggi delle loro opere. Non li lascia morire.

L’artista, scrittore o pittore, coglie l’anima: “ The soul is in a manner all that is: the soul is the form of forms”24, l’anima è in un certo senso tutto ciò che è: l’anima è la forma delle forme p. 36

Cicerone riassume questo locus nel De finibus bonorum et malorum  :"animi enim liniamenta sunt pulchriora quam corporis " (III, 22, 75), infatti i lineamenti dell'anima sono più belli di quelli del corpo. Siamo nel campo dell'etica.

E ancora: “mens cuiusque is est quisque, non ea figura quae digito demonstrari potest ” (De repubblica, VI, 26), la mente di ciascuno è quel ciascuno, non quella figura che può essere indicata con un dito.  Credo che anche la figura ci condizioni molto pure mentalmente.

 

 

Talbot legge altri versi poi ricorda al professore che alle dieci c’è hockey: è mezza vacanza, è giovedì.

Stephen propone a riddle, un indovinello con un gallo che ha cantato: the cock crew. I ragazzi vogliono giocare e il professore sta al gioco.

Dice che la soluzione è the fox burying his grandmother under a hollybush 25, la volpe che seppellisce la nonna sotto un cespuglio di agrifoglio.

Di nuovo il tema della sepoltura e un nonsense.

 

Vi chiederete perché uso l’inglese oltre l’italiano, il greco e il latino. Lo faccio per non dimenticare queste lingue e vorrei insegnarne almeno qualche parola a chi mi legge. Dimenticare una lingua studiata e usata per comunicare, e pure per amare, significa scordare una parte della propria vita, scordarsi da se stesso, dei propri amori. Dimenticare il ritorno novstou laqevsqai, dimenticare la propria vita e l’amore  A me le lingue sono servite soprattutto per manifestare amore.

 

Quindi venne il segnale dell’hockey e i ragazzi sciamarono sgusciando dai banchi, scavalcandoli leaping them.

Un solo ragazzo rimase e mostrò a Stephen un esercizio assegnatoli dal preside e copiato dalla lavagna.

Stephen lo osserva: “ugly and  futile: lean neck and tangled hair and a stain of ink, a snail’s bed. Yet someone had loved him, borne him in her arms and in her heart. But for her the race of the world would have trampled him under foot, a squashed boneless snail. She had loved his weak watery blood drained from her own-26-, brutto e inutile: collo sottile e capelli aggrovigliati e una macchia di inchiostro, un’orma di lumaca. Eppure c’era chi lo aveva amato, portato nelle sue braccia e dentro il cuore. Se non fosse stato per lei la maratona del mondo lo avrebbe schiacciato sotto i piedi, una spiaccicata lumaca senza vertebre. Lei aveva amato quel debole sangue acquoso trasfuso dal suo.38

La conclusione : Amor matris: subjective and objective genitive. With her weak blood and whesourmilk she had fed him and hid from sight of others his swadding bands, 26 amor matris genitivo soggettivo e oggettivo. Con il suo debole sangue e il latte sieroso ella l’aveva nutrito e aveva nascosto agli occhi degli altri le sue fasce 39

Ricordo spesso queste parole perché sono convinto che la sopravvivenza della nostra specie dipenda dalle donne: madre, zie, nonna, sorella.

Faccio il mio caso in quanto non credo che sia il solo né che sia raro.

Ci si ritrova anche Stephen, il giovane professore: Like him was I, these sloping shoulders, this gracelessness. My childhood bends beside me. Too far for me to lay a hand there once or lightly. Mine is far and his secret as our eyes. Secrets, silent, stony, sit in the dark palaces of both our hearts: secrets weary of their tyranny: tyrants willing to be dethroned” 26,  come lui ero io, queste spalle cadenti, questo essere sgraziato. La mia infanzia si china accanto a me. Troppo lontana per me perché io possa posare  una mano là anche una volta sola o lievemente. La mia è lontana e la sua segreta come i nostri occhi. Segreti, silenziosi, pietrosi, siedono nei palazzi bui di entrambi i nostri cuori: segreti stanchi della loro tirannide: tiranni desiderosi di essere detronizzati 39.

 

Personalmente la fase della mia sciagura non l’ho tenuta segreta, anzi l’ho raccontata come sa chi mi legge. L’ho fatto nella speranza di aiutare chi dovesse passare per un calvario del genere, per incoraggiare a superarlo.

Terapia dello scrivere.

Quando vedo una persona che soffre, si autodisprezza e subisce il disprezzo delle canaglie, sento il bisogno di dargli una mano, come hanno fatto con me alcune persone buone: da Fulvio nel 1966 a Elena di Praga nel 1968 a Helena di Yväskylä  nel 1971. Mi hanno rimesso in pista nelle dure gare del mondo e mi hanno aiutato a rinascere, fino a vincerle.

 

Bologna 12 aprile 2025 ore 10, 52 giovanni ghiselli

 p. s

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