Stephen suggerisce al ragazzo di prendere la mazza you had better get your stick 27 e raggiungere gli altri. Quindi seguì verso la porta la figura inamena del ragazzo 39 he followed towards the door boy’s graceless form.
La mazza –stick- pare che possa aggiungere consistenza a questo povero ragazzo “spiaccicata lumaca senza vertebre” a squashed boneless snail come è detto sopra.
Interviene il preside che volse verso il supplente his angry white moustache 27 i baffi bianchi pieni di ira. Gli ordinò di attenderlo nel suo studio. Voleva mettere ordine nel caos dei ragazzi mentre il sole sgargiante scialbava il miele dei suoi capelli tinti male.
Nello studio di Deasy c’era un vassoio di monete dell’epoca Stuart -1603-1714-, vile tesoro di una torbiera-base treasure of a bag-
Entra il preside . “blowing out his rare moustache Mr Deasy halted at the table” 27, soffiando fuori dai suoi radi baffi. Mr Deasy si fermò al tavolo.
Mi viene in mente tutto il ridicolo dei miei presidi peggiori e pure per contrasto la dignità e la serietà dei migliori.
Il preside diede due banconote a Stephen. Two he said, due disse. Forse volendo sottolineare la sua generosità. Il supplente toccava le conchiglie ammucchiate nel freddo mortaio di pietra the shells heaped in the cold stone mortar (…) dead treasure, hollow shells 28, morto tesoro, vuoti gusci 41. Mr Deasy aggiunge tre corone e dodici scellini. Il supplente ringrazia e il preside replica . “No thanks at all, you have earned it”, grazie di nulla, ve li siete guadagnati.
Ho trovato presidi peggiori di questo, come sa chi mi legge.
Stephen torna a toccare le conchiglie: symbols soiled by greed and misery- 28, simboli insozzati da avidità e infelicità
Quanti scrivono e pure parlano invece di chiacchierare, non possono non vedere dei simboli che sono metà di un segno di riconoscimento e non sentire il bisogno di associarli all’altra metà. L’altra metà di queste conchiglie è il mondo arido, svuotato di vita che Dedalus rifiuta
Tutto l’effimero è solo un simbolo, conclude il coro mistico alla fine del Faust di Goethe.
Il preside consiglia a Stephen la custodia del denaro e il risparmio: “Because you don’t save, Mr Deasy said, pointing his finger. You don’t know yet what money is. Money is power , when you have lived a long as I have. I know, I know. If youth but knew. But what does Shakespeare say? Put but money in thy purse[1], p. 28, perché lei non risparmia, disse Mr Deasy, puntando un dito. Lei non sa ancora che cosa è il denaro. Il denaro è potere, quando lei avrà vissuto quanto me. Lo so, lo so. Se solo i giovani sapessero. Ma cosa dice Shakespeare? Metti solo il denaro nella borsa 42.
Il denaro forse è potere, ma il potere non è potenza, come dice Tiresia nelle Baccanti di Euripide. L’ho ricordato già più volte.
Oggi mi associo al Socrate di Platone che gli fa dire: io credo infatti di presentare un testimone sufficiente del fatto che dico la verità: la povertà “ ƒkanÕn g£r, omai, ™gë paršcomai tÕn m£rtura æj ¢lhqÁ lšgw :t¾n pen…an”( Apologia, 31, 3)
Bologna 12 aprile 2025 ore 11, 38 giovanni ghiselli
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