NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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venerdì 11 novembre 2022

Euripide Medea traduzione dei versi 867-929


 

Prima parte del Quarto episodio (866-975).

 

Giasone

 Invitato, sono venuto: e infatti, sebbene tu sia ostile,

non potresti essere privata di questo almeno, anzi ti ascolterò;

quale cosa nuova vuoi da me, donna?

 

Medea

Giasone, ti chiedo di essere comprensivo riguardo alle cose

che ho detto: che tu sopporti le mie ire

è naturale, poiché da noi sono stati compiuti molti atti d'amore.

Io sono giunta a dialogare con me stessa

e mi sono biasimata: sciagurata, perché sono folle

e sono ostile a quelli che decidono bene,

e mi rendo nemica ai signori di questa terra

e allo sposo, che per noi fa le scelte più vantaggiose,

poiché ha sposato chi ha il potere e genera fratelli

ai miei figli? Non mi sbarazzerò

della mia irrazionalità? Perché soffro, quando gli dèi provvedono bene?

Non ho dei figli, e non so che siamo cacciati

dalla terra e che scarseggiamo di amici? 880

Considerando questo, mi sono accorta di essere

molto irriflessiva e di adirarmi senza ragione.

Ora ti approvo e mi sembri saggio

tu che ci hai procurato questa parentela, e la stupida io

che avrei dovuto partecipare a questi progetti

e aiutarti a realizzarli e assistere al letto nuziale

e avere piacere di prendermi cura della tua sposa. 888

Ma siamo come siamo, non dirò un male,

siamo donne; certamente non bisognava che tu ti assimilassi ai malvagi

né che contrapponessi sciocchezze puerili contro sciocchezze.

Chiediamo indulgenza e riconosciamo di avere capito male

allora, ma ora ho preso una decisione migliore: eccola.

O figli, o figli, qua, lasciate la casa,

venite fuori, abbracciate vostro padre e rivolgetegli

la parola insieme con me e deponete nello stesso tempo

l’inimicizia di prima contro i nostri cari insieme con la madre:

infatti ci sono degli accordi tra noi e la collera è passata.

Prendetegli la mano destra; ahimé, come mi viene in mente

un qualche male nascosto! 900

Forse o figli vivendo ancora a lungo

tenderete così il vostro caro braccio ? misera me,

come sono facile al pianto e piena di paura!

Mentre finalmente abolisco il conflitto con il padre,

ho riempito di lacrime questo tenero sguardo. 905

Coro

Anche a me dagli occhi è sgorgato nuovo pianto;

e che non venga avanti un male più grande di questo di ora.

 

 

Giasone

Approvo, donna, queste parole e non biasimo quelle:

è naturale infatti che la stirpe delle donne si adiri

+con il marito quando questo contrae clandestinamente  nozze diverse+

Ma il tuo cuore è cambiato in meglio,

e hai compreso, anche se non subito, la decisione

vincente: questo è un agire da donna saggia.

Per voi, figli, il padre ha preparato

non senza cura una grande salvezza con l'aiuto degli dèi;

credo infatti che voi sarete i primi di questa 

terra corinzia insieme con i vostri fratelli.

Su crescete; il resto lo porta a termine

vostro padre e chiunque tra gli dèi sia benevolo. 919

Che io vi veda giungere floridi al compimento

della giovinezza, superiori ai miei nemici.

Tu, perché bagni le pupille di nuove lacrime,

volgendo indietro la bianca guancia,

e non  accogli  lieta questo mio discorso?

 

Medea

Non è niente: sto pensando a queste creature. 925

 

Giasone

Allora fatti coraggio: bene infatti disporrò io per loro.

 

Medea

Lo farò: non diffiderò delle tue parole.

Ma la donna è delicata e per natura è portata alle lacrime.

 

Giasone

Perché insomma piangi in maniera eccessiva per queste creature? 929

 

Bologna 11 novembre 2022 ore 11, 30

giovanni ghiselli

p. s

un piccolo esempio di comparativismo

altri due autori sulle lacrime delle donne

Feminis lugere honestum est, viris meminisse "  (Tacito Germania, 27, 1), per le donne è bello piangere, per gli uomini ricordare.

Alla fine del Coriolano di Shakespeare, Tra i Volsci, Tullo Aufidio, il  capo dei Volsci, fa uccidere Coriolano, poi dice: “at a few drops of women’s which are-as cheap as lies, he sold the blood and labour –of our great action. Therefore shall he die,-and I’ll renew-new- me in his fall” (V, 6, 46-49), per poche gocce di lacrime di donna che sono a buon mercato come le bugie, egli ha venduto il sangue e la fatica della nostra grande impresa. Perciò morirà e io rinascerò nella sua caduta

 

 

 

 

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