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domenica 13 novembre 2022

Lettera a Guido Crosetto

Gentile ministro,
 scrivo queste righe non certo per screditarti, bensì per istruirti, magari anche educarti. Sono un maestro che istruisce e pure educa con l’aiuto degli autori greci e latini dal lontano 1975. Iniziai nel liceo Rambaldi di Imola nei giorni in cui ammazzarono Pasolini, uno dei miei maestri.
 L’ho fatto fino al 2010 in  scuole statali.
Lo faccio ancora in convegni, associazioni, festival. Oggi ci provo con te. Non ho votato il tuo partito e non lo farò, tuttavia quando parli ti ascolto con un certo interesse perché non sei insignificante.
 Ebbene, se non vuoi screditarti da solo, evita certi errori e intanto scusati di questo: ieri sera su Rai 3 hai detto che la parola greca krisis significa anche “opportunità”.
Qualcuno, non so chi, ti ha informato male. Opportunità, occasione buona, in greco si dice kairós. Lo scrivo per te.
I miei allievi giovani e vecchi lo sanno.
Ieri mi è dispiaciuto vedere un ministro della Repubblica fare questo errore marchiano.
Non fallire l’occasione buona: correggiti pubblicamente.
Ora faccio il maestro di scuola anche un po’ pedante e ti mando una serie di esempi, per informarti e potenziare il tuo sapere.
I classici insegnano, tra l’altro, a cogliere l'occasione, a individuare quello che è significativo in mezzo al turbinio di offerte insignificanti: chi li legge  impara a non  fallire le opportunità favorevoli alla sua crescita.
 L’intelligenza dell’occasione serve a capire la misura appropriata:
 “C’è una misura in tutto: e l’occasione è ottima a comprenderla - noh`sai de; kairo;~ a[risto~ ” (Pindaro, Olimpica XIII, vv. 47-48).
 
  Isocrate[1] nel manifesto della sua scuola, Contro i sofisti [2] afferma che  difficile non è tanto acquisire la conoscenza dei procedimenti retorici, quanto non sbagliarsi sul momento opportuno per usarli:"tw'n kairw'n mh; diamartei'n"( 16).
 
Già Oreste nell'Elettra di Sofocle, dove si tratta di vita o di morte, conclude il suo primo discorso affermando che l'occasione è sovrana: "kairo;" gavr, o{sper ajndravsin - mevgisto" e[rgou pantov" ejst j ejpistavth"" (vv. 75-76),  l'occasione infatti è appunto per gli uomini la più grande sovrintendente di ogni agire.
 
Cicerone suggerisce di usare il vocabolo occasio per tradurre il greco eujkairiva che designa il tempus…actionis opportunum, il tempo opportuno di un'azione[3].   
 
Nell’Antonio e Cleopatra di Shakespeare, Menas decide di non seguire più l’indebolita fortuna di Sesto Pompeo che ha perso l’occasione di sbarazzarsi dei suoi nemici: “Who seeks and will not take, when once ‘tis offer’d, -Shall never find it more” (II, 1), chi cerca e non prende qualcosa una volta che viene offerta, non la troverà mai più.
 
Né bisogna dimenticare che l'occasione "è calva di dietro"[4].
Marlowe risale forse a Fedro (V, 8) che ricorda come gli antichi foggiarono l’immagine del Tempo un uomo calvus, comosa fronte, nudo occipitio. Tale immagine (effigies)  occasionem rerum significat brevem. 
 
Infine Nietzsche: “Forse il genio non è affatto così raro: sono rare le cinquecento mani che gli sono necessarie per dominare il kairov~, “il momento opportuno”, per afferrare per i capelli il caso!”[5].
 
Scusati dunque pubblicamente. Non devi dire che te l’ho suggerito io: sarai tu a fare una bella figura.
 
Metto questo pezzo anche nel blog dove le parole greche compaiono non trsaslitterate come qui in facebook e vengono riportate anche le note
Saluti


giovanni ghiselli
Bologna 13 novembre 2022 ore 10


Ps. Nella Lettera a Crosetto ho dato per scontata la conoscenza del significato della parola krivsi~, alquanto frequente nei testi greci.
Vuol dire “giudizio”, “capacità di giudizio”. Ho fatto un errore didattico a non scriverlo prima. Così divento autocritico-
kritikov~ è chi è capace di giudicare.

 
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[1] 436-338 a. C.
[2] Del 390.
[3] De officiis, I, 142.
[4] C. Marlowe, L'ebreo di Malta, V, 2.. Non ho il testo inglese: mi dispiace
[5] Di là dal bene e dal male, Che cosa è aristocratico?, 274

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