NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

LE NUOVE DATE! Protagonisti della Storia Antica | Biblioteche Bologna   -  Tutte le date link per partecipare da casa:    meet.google.com/yj...

sabato 19 novembre 2022

Polibio, Filarco, l’eccidio di Mantinea (223 a. C.) e la guerra in Ucraina

Polibio di Megalopoli (206-118) vuole differenzirea la tragedia dalla storia in polemica con Filarco, lo storiografo nato a Naucrati ma vissuto ad Atene nel III secolo, autore di Storie  in 28 libri che andavano dal 272 al 219, anno della morte di Cleomene III, il re di Sparta ben visto da questo autore e mal visto da Polibio il quale dichiara di seguire le Memorie  di Arato, stratego della lega Achea, per la narrazione della guerra cleomenica che oppose Sparta ed Etoli ad Achei e Macedoni.

Polibio era figlio di Licorta stratego della Lega achea

Filarco, ci informa Mazzarino, "ha capito il genio di Cleomene III e la necessità della rivolta sociale, in mezzo al tramonto della gloriosa libertà greca.

Rostozev (Die hellenistische Welt , trad. ted., I, 146) ha detto benissimo:"la Grecia era dalla parte di Filarco, e non da quella di Arato e degli Achei difesi da Polibio"[1].

 Cleomene III fu un re riformatore che intendeva restaurare i valori della Sparta antica e ampliare il corpo civico ridotto a poche centinaia di spartiati.

Egli nel 227 fece uccidere gli Efori e aprì con gli Achei un conflitto non privo dei colori dell'ideologia. Arato nel 224 chiamò in aiuto Antigono Dosone di Macedonia che divenne alleato degli Achei. Cleomene fu sconfitto a Sellasia nel 222 e morì in Egitto "nel corso di una rivolta contro Tolemeo IV Filopatore che gli negava gli aiuti per rientrare nel Peloponneso"[2].

 Polibio dunque critica Filarco poiché ha cercato di colpire la sfera emotiva dei lettori raccontando le terribili sofferenze di Mantinea una volta sottomessa dagli Achei che le fecero pagare l'infedeltà alla loro causa.

I mezzi usati per la propaganda antiachea non sarebbero degni di uno storico il quale non deve mirare a suscitare stupore cercando meraviglie inverosimili, né deve andare alla ricerca di probabili discorsi degli uomini o elencare le possibili conseguenze dei fatti, come fanno i poeti tragici. Più avanti leggeremo  alcuni paragrafi un greco, facendone un commento particolareggiato. Intanto si può notare che da una parte Polibio, criticando la ricostruzione dei discorsi plausibili, si distacca da Tucidide, dall'altra che  il largo uso delle lacrime nella tragedia è caratteristico dei personaggi, uomini e donne, di Euripide il quale  è stimolato a comporre dal carattere patetico del soggetto.

Durante la guerra cleomenica dunque Mantinea fu conquistata dai Macedoni alleati degli Achei, nel 223: secondo Filarco e  anche Plutarco ( Vita  di Arato 45 6-9) questa città del Peloponneso subì un massacro che Polibio tende a nascondere o minimizzare.

 Filarco viene biasimato per avere "faziosamente" descritto le sofferenze di questa gente

Ho ricordato questo per commentare il fatto che i crimini di guerra, e di pace, attribuiti ai Russi dagli Ucraini vengono subito dati per certi dalla stampa occidentale, mentre quelli attribuiti ai Russi dagli Ucraini devono essere verificati

Nel quotidiano “la Repubblica” di oggi  leggo questo titolo

L’accusa di Mosca a Kiev

“I nostri prigionieri

uccisi a  sangue freddo”

L’Onu esamina le prove.

 

Nell’articolo sottostante firmato da Daniele Raineri leggo:

“L’Ufficio Onu per i diritti umani sta esaminando il video: “Le accuse di esecuzioni sommarie dovrebbero essere prontamente, pienamente ed efficacemente indagate , e tutti gli autori ritenuti responsabili” (pagina 16).

 

Il mio commento è che questa notizia è venuta fuori perché nemmeno Biden approva più Zelennskij e la guerra a oltranza da lui auspicata. Aggiungo che sui crimini attribuiti ai Russi non sono mai state fatte indagini serie.

Per quanto riguarda Filarco e Polibio, la storia non solo la scrivono i vincitori, come a loro pare e conviene, ma i vinti non hanno nemmeno il diritto di lamentare le sofferenze subite.

A meno che diventino a loro volta vincitori



Bologna 19 novembre 2022-

giovanni ghiselli

p. s

Statistiche del blog

Sempre1294905

Oggi155

Ieri246

Questo mese4939

Il mese scorso7472

 



[1]Il Pensiero Storico Classico , II, 1, p. 126.

[2]Musti, Storia greca , p. 742.

Nessun commento:

Posta un commento