Un tale di cui non scrivo il nome perché non era scritto sotto la sua faccia sfacciata ha detto poco fa nella 7 televisiva che il calcio è un ottimo ascensore sociale: si può partire dai bassifondi e diventare Ronaldo.
Costui ha mimato l’irresistibile l’ascesa dei poveracci dediti al calcio sollevando la mano destra verso il cielo.
Ho trovato questo risibile e abominevole nello stesso tempo.
Credo che i giovani migliori non aspirino a diventare dei Ronaldi.
Credo che l’ascensore sociale dovrebbe essere una buona scuola. Scuola di cultura e di politica. Ascensori sociali e perfino erotici.
Il 3 dicembre dalle 17 sarò a Cento e presenterò Tucidide.
Al liceo la storia insegnata attraverso date e battaglie soltanto non mi piaceva. La studiavo per prendere il voto poi la dimenticavo.
All’Università, da studente, con la storia greca e romana poco è cambiato.
Poi invece per insegnare greco e latino ho letto gli storiografi antichi che ho amato perché sono veri auctores: aiutano a crescere mentalmente
Soprattutto Tucidide.
Scrivo qui sotto l’incipit della mia conferenza di Cento.
Tucidide: la storia politica e razionale. I parte
Cesare storiografo riprende da Tucidide un’idea razionale della storia
Se Erodoto è il padre della storia senz'altro, Tucidide può essere considerato il padre della storia politica e laica.
Luciano anzi afferma che : “ JO d j ou\n Qoukudivdh"...ejnomoqevthse", Tucidide diede le leggi. Tra i moderni Canfora dichiara che" la svolta tucididea è valsa ad affermare l'identificazione tra storia e politica" .
Questo maestro di storiografia e di vita identifica addirittura la vita utile, attiva e produttiva, con la vita politica.
Tanto che fa dire a Pericle:"movnoi ga;r tovn te mhde;n tw'nde metevconta oujk ajpravgmona, ajll j ajcrei'on nomivzomen" (Storie, II 40, 2), siamo i soli a considerare non pacifico, ma inutile chi non partecipa alla vita politica.
Nel Paradiso di Dante Carlo Martello domanda: “Or di’: sarebbe il peggio-per l’uomo in terra, se non fosse cive?”. Il latinismo cive corrisponde al greco polivth~.
Dante replica: “Si’” rispuos’io; “e qui ragion non cheggio” (VIII, 115-117).
“Collocando l’uomo nel suo cosmo politico , lo Stato gli conferisce, oltre alla vita privata, una sorta di seconda esistenza, il bivoς politikovς. Ognuno appartiene ora in certo modo a due ordini : l’elemento privato ( i[dion) e il comune (koinovn) l’uomo non è soltanto “idiota” , ma anche “polita” (Jaeger, Paideia 1, p. 215.).
La parola ijdiwvthς è l’opposto di polivthς .
Per il polivthς il fine supremo è lo stesso già insegnato da Fenice ad Achille nell’Iliade: esser parlatore di discorsi e operatore di azioni.
L’aretè politica deve essere capacità di parlare e di fare.
Peleo manda Fenice a Troia con il figliolo perché gli insegni: “muvqwn te rJhth'r j e[menai prhkth'rav te e[rgwn", a essere dicitore di parole ed esecutore di opere. Si vede la priorità della parola (Iliade , IX, 443.)
La vita umana comprende un elemento comune (xunovn=koinovn) e una parte privata, individuale (i[dion).
Nel ’68 si diceva che anche il privato è politico e io lo credo ancora.
Aristotele nella Politica scrive politiko;n oJ a[nqrwpo~ zw`on ( 1253a) l’uomo è animale politico più di ogni ape e di ogni animale che vive in gregge.
Dante riprende Aristotele nel Convivio: “ E però dice lo Filosofo che l’uomo naturalmente è compagnevole animale” (IV, 4, 1).
Ebbene il calcio è sempre impolitico e quello che giocheranno ai mondiali del Qatar, paese schiavista dove non esistono diritti civili né politici, è addirittura antipolitico. Se darò un’occhiata ogni tanto lo farò solo per sbugiardare menzogne come questa sentita poco fa a La7
Bologna 20 novembre 2022 ore 9, 56.
giovanni ghiselli
p. s
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