“ ‘Il fondatore del pensiero di destra in italia è stato Dante Alighieri’
Non poteva passare in sordina la dichiarazione del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano” leggo a pagina 38 del quotidiano “la Repubblica di oggi”.
Voglio smentire il ministro citando pochi versi senza fare grandi discorsi culturali, sociologici o filosofici o politici che siano, bensì citando pochi versi che colpiscano non solo la sfera intellettuale ma anche quella emotiva.
Mi è capitato più di una volta di comparare alcuni versi di Dante a queste parole di Teognide poeta greco del VI secolo a. C. l’età dei tiranni “
: plou'to" e{meixe gevno"" (v. 190), la ricchezza rimescola la stirpe.
I distici elegiaci di questo autore deplorano il fatto che i matrimoni di interesse creino confusione.
Dante nel Paradiso scrive : "Sempre la confusion delle persone/principio fu del mal della cittade" XVI, 67-68.
E nell’Inferno “La gente nova e’subiti guadagni/orgoglio e dismisura han generata,/Fiorenza, in te, sì che tu già ten piagni” (XVI, 73-75).
Il venir meno della distanza tra le classi comporta, secondo Teognide, il tramonto della distinzione tra il bene e il male: i buoni e i cattivi si mescolano e confondono: i pezzenti di una volta sono diventati ajgaqoiv e gli ejsqloiv di prima ora sono deiloiv. La confusione è generale. Si ingannano a vicenda, deridendosi a vicenda, senza criterio del bene e del male:"ajllhvlou" d j ajpatw'sin ejp j ajllhvloisi gelw'nte"-ou[te kakw'n gnwvma" eijdovte" ou[t j ajgaqw'n"(vv.59-60 del corpus elegiaco).
Non hanno tale criterio in quanto la tradizione è svanita.
Qui in Italia sta sparendo per il degrado della scuola, dell’istruzione, della cultura.
Certamente i versi che ho citato sono latori di un pensiero reazionario che nessun sofisma può negare, però vi sembra che la destra al governo e la gente che la sostiene abbia qualcosa in comune con questa che Dante rimpiange?: “In sul paese ch’Adice e Po riga-solea valore e cortesia trovarsi,-prima che Federigo avesse briga” (Purgatorio, XVI, 115-117).
Chi dirige l’Italia mi sembra più simile “al villan d’Aguglion” o a “quel di Signa (…) che già per barattare ha l’occhio aguzzo” (Paradiso XVI, 56-57)
Bologna 15 gennaio 2022 ore 17, 33
giovanni ghiselli
p. s.
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