domenica 29 gennaio 2023

Nietzsche 93. La dialettica culturale è spesso, di fatto, una competizione erotica.

Nietzsche 93 Crepuscolo degli idoli Scorribande di un inattuale 23.  

La dialettica culturale è spesso, di fatto, una competizione erotica

“Platone dice, con un’innocenza per la quale bisogna essere greci e nom “cristiani”, che  non esisterebbe filosofia platonica se ad Atene non ci fossero giovinetti così belli: basta la loro vista a trasportare in un’erotica ebbrezza l’anima del filosofo e a non darle pace sino a che essa non abbia fatto cadere il seme di tutte le cose elevate in un così bel terremo (…) Per lo meno si indovina che in Atene si filosofava diversamente, soprattutto pubblicamente. Nulla è meno greco della ragnatela concettuale intessuta da un eremita, amor intellectualis Dei al modo di Spinosa”

Credo che sia ancora meno greco del modo di Spinoza quello dell’eterno marito che si annoia in casa con la famigliola nei giorni feriali e la domenica va a comprare pastarelle per festeggiare il giorno del Signore. O quello di chi guarda le partite di calcio e gioca a carte mentre fuma e si beve un goccetto. Ancora più disgraziato di chi gioca a carte sono quelli che guardano i giocatori, assiepati alle loro spalle. Non meno infelici sono quelli che guardano tutte le partite di calcio dai mondiali agli interregionali.

La competizione erotica è quella più viva e avvincente. Pure quella culturale è buona e perfino quella scolastica non è male,

Ma torniamo a Nietzsche.

“La filosofia al modo di Platone andrebbe piuttosto definita come una competizione erotica, come un perfezionamento e una interiorizzazione dell’antica ginnastica agonale e delle sue premesse. Che cosa crebbe, alla fine, di questo erotismo filosofico di Platone? Una forma aristica dell’agone greco, la dialettica. Ricordo ancora, contro Scopenhauer, e a onore di Platone, che anche tutta la più alta cultura e la letteratura della Francia classica è cresciuta sul terreno dell’interesse sessuale. In essa si può cercare ovunque la galanteria, i sensi, la competizione tra i sessi, la donna-non si cercherà mai invano”.

Personalmente, anche per il fatto che conosco discretamente solo pochi autori della letteratura francese,  ho trovato di più e di meglio sull’argomento amore in Catullo e negli elegiaci latini. Soprattutto nel Sulmonese, Peligno Ovidio.

Ripropongo un distico che presenta l’ amore come  competizione e prova di identità:"militat omnis amans, et habet sua castra Cupido;/Attice, crede mihi, militat omnis amans "(Amores, I, 9, 1-2), è un soldato ogni amante; anche Cupido ha il suo campo di guerra; Attico, credimi, ogni amante è un soldato.

 

Bologna 29 gennaio 2023 ore 11, 32  giovanni ghiselli

p. s.

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