Nietzsche 94 Crepuscolo degli idoli Scorribande di un inattuale 24. L’art pour l’art.
“L’arte è il grande stimolante alla vita”.
Addirittura la rende vivibile pure in mezzo a tanta volgarità e viltà.
“Resta però una questione. L’arte rende manifesti molti lati brutti, duri, problematici della vita-non sembra in ciò detestare la vita?- E in effetti ci furono filosofi che le diedero questo senso : Schopenhauer insegnava che “liberarsi dalla volontà” era l’intento complessivo dell’arte, e venerava il “disporre alla rassegnazione” come la grande tutilità della tragedia. Ma questo- l’ho già fatto capire-è ottica da pessimisti e da “malocchio”- . bisogna appellarsi agli aristi stessi. Che cosa comunica in sé l’artista tragico? Non è appunto la mancanza di paura davanti al terribile e al problematico, ciò che egli ci mostra?
Il coraggio e la libertà di sentimento di fronte a un possente nemico, a una sublime avversità, a un problema che suscita orrore-questo è lo stato vittorioso che l’artista tragico sceglie ed esalta. Davanti alla tragedia il lato guerriero della nostra anima celebra i suoi saturnali; chi è avvezzo al dolore, chi va in cerca del dolore, l’uomo eroico, con la tragedia celebra la sua esistenza-a lui solo l’artista tragico mesce un sorso di questa dolcissima crudeltà”.
Durante i Saturnali (dal 17 al 23 dicembre) era sovvertito l'ordine sociale: in un mondo alla rovescia, gli schiavi potevano temporaneamente fare baldoria con gli uomini liberi e pure con le donne, ma come “era la notte dopo i Saturnali (…) gli schiavi tornati erano cose” (Giovanni Pascoli, Poemi Conviviali, La Buona Novella II in Occidente 1 strofa 5 v. 1 e 2 strofa 3 verso 3).
Il guerriero dunque, celebrando i suoi Saturnali davanti alla tragedia, si emancipa, festeggia la propria liberazione. La tragedia con le sue storie dolorose e pure eroiche ci affranca dalla mediocrità dei servi.
Bologna 30 gennaio 2023 ore 12, 12 giovanni ghiselli
Sempre1317706
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