In molti dibattiti televisivi si discute spesso su questioni insolvibili, o di poco conto, o perfino risibili.
Come accadeva nel pensatoio-frontisthvrion- di Socrate ridicolizzato e criminalizzato da Aristofane nelle Nuvole.
Cherefonte dunque domandò a Socrate, suo maestro e amico, se ritenesse che la zanzara cantasse attraverso la bocca o lo sfintere anale (- ojpovtera th;n gnwvmhn e[coi, ta;" ejmpivda" kata;
to; stovm j a/[dein h] kata; toujrropuvgion vv.157-158).
La risposta a tanto dilemma è che il budello della zanzara è stretto e l’aria passando con forza fino allo sfintere lo fa rumoreggiare con la violenza del suo soffio" ( to;n prwkto;n hjcei'n ujpo; biva" tou' pneuvmato" (164).
L’aspirante nuovo allievo Strepsiade ne inferisce che allora è una tromba il culo delle zanzare-savlpigx oJ prwktov" ejstin a[ra tw'n ejmpivdwn (165)
Quindi proclama Socrate tre volte beato per questa ispezione degli intestini
w\ trismakavrio" tou' dientereuvmato" (166).
Uno che sa tutto sul budello della zanzara fa presto a essere assolto in tribunale, gioisce l’attempato scolaro, pensando di avere trovato chi gli insegnerà a non pagare i debiti contratti dal figliolo.
I conduttori delle nostre trasmissioni spalancano le bocche che tagliano in due i loro faccioni pasciuti e tondi per cantare canzoni spesso insignificanti e spiacevoli quanto il canto della zanzara
Bologna 28 aprile 2022 ore 10, 50
Giovanni ghiselli
p. s.
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