martedì 19 aprile 2022

Sofocle, "Edipo re". 8. Traduzione e commento. Le menti dei capi non funzionano

Asmus Jacob Carstens, Oedipus and Teiresias
PER VISUALIZZARE IL GRECO SCARICA IL FONT 
HELLENIKA QUI E GREEK QUI

vv.58-77

Sommario
Edipo si rivolge al suo popolo aprendogli l'animo completamente: la misera condizione di Tebe gli era già nota e lo fa soffrire più degli altri cittadini poiché egli si sente responsabile tanto del bene quanto del male generale che converge nella sua persona. Perciò ha preso dei provvedimenti mandando a Delfi il cognato Creonte il quale ritarda, e lo preoccupa, ma appena egli sarà arrivato e riferirà le risposte dell’oracolo con le indicazioni del dio, queste verranno seguite senza esitazioni.
 
vv.58-61
"O figli degni di compassione, cose conosciute, e non sconosciute a me
siete venuti a domandare con desiderio; io infatti so che
state male tutti, e pur stando male, come me,
non c'è tra voi chi sta male in ugual misura".
 
Commento
 58 gnwta;. Ironia tragica caratteristica di Sofocle: i mali di Tebe sono conosciuti a Edipo in quanto li ha causati lui stesso.
59 iJmeivronte": propriamente "desiderando". Questi due versi sembrano pullulare dall’inconscio. Il desiderio del popolo è quello di liberarsi dalla peste, cioè dal miasma che l’ha scatenata: lo stesso Edipo che non ne è del tutto ignaro
60 nosei'te pante". Tutti stanno male, però il capo soffre in modo particolare. E’ lui infatti la fonte del male.
Invero la città è malata siccome la mente del re non funziona bene. Nell'Antigone (vv.998 e sgg.) Tiresia rivela a Creonte i brutti presagi cui ha assistito: gli uccelli stridevano stranamente e si dilaniavano a vicenda con artigli micidiali dopo avere mangiato il grasso sangue di un uomo ucciso; il fuoco non brillava ma il gocciare delle cosce imputridendo si disfaceva nella cenere; ebbene tanti segni cattivi derivano dalla mente sconvolta di Creonte: "kai; tau'ta th'" sh'" ejk freno;" nosei' povli"", e di questo soffre la città per il tuo volere" (v.1015).
 Alla fine della tragedia Creonte chiamerà se stesso: "mavtaion a[ndr j "(Antigone, 1339), l'uomo folle che ha ucciso le persone più care.  
 Nella povli" la malattia è peste, fame,sterilità; nel duce è empietà e demenza: nell' Aiace (v. 633), il protagonista,  oJ nosw'n, è malato di follia (mavtan). Da lui scaturisce il dolore per sé e per i suoi cari. La madre del Telamonio gemerà con ululati acuti e lacererà la chioma canuta (vv.630 e sgg). Allora è meglio che il matto riposi nell'Ade (v.633). La pazzia di fondo che scatena i mali, la presunzione, è la medesima in Creonte, in Edipo e in Aiace. Quest'ultimo si era vantato di potere afferrare la gloria senza l'aiuto degli dei (Aiace, vv.768-769). In conclusione Edipo è malato e sofferente più degli altri in quanto il male proviene da lui: egli è la peste.
Isocrate riconosce questa identificazione quando, nell'Encomio di Elena, scrive che Teseo era un vero capo, mentre i tiranni sono pesti della città (noshvmata tw'n povlewn, 34).
61 nosei': il verbo torna per la terza volta in due versi per significare l'insistenza e l'implacabilità del morbo.
Anche la guerra, peste odiosissima di quest’ultimo mese dipende dalla testa dei vari capi da Putin a Biden a Zelenskj e via via a tutti gli altri implicati.
Si continua a uccidere  e inviare armi: ai capi i morti non bastano mai perché li considerano carne da cannone utile al loro potere.
Le riunioni tra costoro non sono mai dibattiti su come arrivare alla pace bensì occasioni per ribadire e inasprire ogni volta le parole d’ordine che rilancino la guerra: armi sempre più capaci di uccidere e sanzioni ognora più pesanti per affamare i poveri di tutti i popoli.
 
Bologna 19 aprile 2022 ore 18, 29
giovanni ghiselli

p. s.
Statistiche del blog
Sempre1240161
Oggi273
Ieri230
Questo mese6556
Il mese scorso13426

Nessun commento:

Posta un commento

il link per seguire da lontano la mia prossima conferenza nella biblioteca Ginzburg di Bologna.

questo è il link per seguire online:  https://meet.google. com/dtq-ssvm-ewv?authuser=0 link della pagina del sito della biblioteca:  https:/...