Tornerò a parlare della bellezza e dell’orrore della guerra domani 11 aprile dalle 16 alle 18 al centro culturale Stella, qui a Bologna in via Savioli 3.
Come aperitivo della lunga chiacchierata unisco i due argomenti citando un distico di un’elegia di Properzio
:"Illa potest magnas heroum infringere vires,/illa etiam duris mentibus esse dolor " (I, 14, 17-18), quella dea può spezzare grandi forze di eroi, ella può costituire un dolore anche per i cuori duri.
La bellezza dunque può distogliere dalla guerra omicida anche i cosiddetti eroi. Quella dea è Venere.
Dunque: per fermare gli eroi veri o presunti che fanno la guerra in Ucraina dovrebbe scendere in campo la bellezza delle donne dei potenti: facendo lo sciopero del sesso come suggerisce la Lisistrata di Aristofane e convincendo i loro uomini che con il fare la guerra offendono l’umanità.
Anche la bellezza dell’arte andrebbe impiegata contro la guerra, ma l’arte subisce violenza quanto le donne dei poveri, dal momento
che il governo cosiddetto democratico di Kiev scrive al direttore artistico del teatro di Ferrara : “In questo momento non riteniamo possibile che gli artisti ucraini eseguano opere di autori russi” e Marcello Corvino “cancella Il lago dei Cigni” di Tchaikovskij (“la Repubblica” del 9 aprile 2022, pagina 7 di Bologna cronaca).
Chi se la prende con un artista russo, per giunta defunto dal 1893, può compiere ogni violenza, quanto i loro invasori.
Ci pensi la prolifica, piuttosto attempata seppure carina Ursula - anus sed admŏdum scitŭla né più né meno dell’ostessa Meroe di Apuleio (Metamorfosi, 1, 7), ci pensi bene quando si batte il petto davanti ai morti e promette altre armi.
Bologna domenica delle Palme che portino la pace.
10 aprile 2022 ore 9, 37
giovanni ghiselli
p. s.
Sempre1237235
Oggi54
Ieri250
Questo mese3630
Il mese scorso13426
Nessun commento:
Posta un commento