martedì 12 aprile 2022

Sia lode al dubbio, contro ogni dogmatismo.

Il dubbio non va eliminato come deleterio, anzi:"Togli il dubbio, il dubbio su me stesso, sulla mia identità, sul mio sapere, e non mi resterà che il già fatto e il già detto"[1].

Dante ha un dubbio e chiede a Virgilio per quale ragione la matta bestialità offenda dio meno della malizia-“e perché men crucciata-la divina vendetta li martelli” (Inferno,  XI, 90-91).

Quindi lo prega di risolvergli il dubbio “ che non men che saver , dubbiar m’aggrata” (v. 93).

  

Leopardi cita Cartesio a proposito della necessità del dubbio: “Le verità contenute nel mio sistema non saranno certo ricevute generalmente, perché gli uomini sono avvezzi a pensare altrimenti, e al contrario, né si trovano molti che seguono il precetto di Cartesio: l’amico della verità debbe una volta in sua vita dubitar di tutto. Precetto fondamentale per li progressi dello spirito umano. Ma se le verità ch’io stabilisco avranno la fortuna di essere ripetute, e gli animi vi si avvezzeranno, esse saranno credute, non tanto perché sien vere, quanto per l’assuefazione”[2].

 

“Lo sviluppo dell’intelligenza generale richiede di legare il suo esercizio al dubbio lievito di ogni attività critica…Comporta anche quell’intelligenza che i Greci chiamano métis[3], “insieme di attitudini mentali…che combinano l’intuizione, la sagacia, la previsione, l’elasticità mentale, la capacità di cavarsela, l’attenzione vigile, il senso dell’opportunità… “Unico punto pressochè certo nel naufragio (delle antiche certezze assolute): il punto interrogativo”, ci dice il poeta Salah Stétié”[4].

 

C’è una poesia di B. Brecht che costituisce un inno in lode del dubbio: “Sia lode al dubbio!...Oh bello lo scuoter del capo/su verità incontestabili!/Oh il coraggioso medico che cura/l’ammalato senza speranza!...Sono coloro che non riflettono, a non dubitare mai…Tu, tu che sei una guida, non dimenticare/che tale sei, perché hai dubitato/delle guide! E dunque a chi è guidato/permetti il dubbio!”[5].

 

La Lettera a un bambino mai nato  della Fallaci è dedicata “A chi non teme il dubbio/a chi si chiede i perché/senza stancarsi e a costo di soffrire di morire”.

 

 

Torno a Leopardi: “Piccolissimo è quello spirito che non è capace o è difficile al dubbio”[6].

 

“Il bruto è più tenace servo dell’assuefazione”[7].

 

Bologna 12 aprile 2022- ore 10

giovanni ghiselli

p. s

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[1] M. Cacciari, "L'espresso", 6 gennaio 2005, p. 69.

[2] Zibaldone, 1720.

[3] M.Detienne, J.-P. Vernant, Le astuzie dell’intelligenza nell’antica Grecia, tr. It. Laterza, Roma-Bari 1984.

[4] E. Morin, La testa ben fatta, pp. 16-17 e 55.

[5] B. Brecht (1898-1956), Lode del dubbio.

[6] Zibaldone, 1392.

[7] G. Leopardi, Zibaldone, 1762.

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