Ancora a proposito della proibizione imposta dal governo ucraino ai ballerini ucraini di danzare al suono della musica di Tchaikovskij di cui ho scritto qualche ora fa, adesso, nel pomeriggio, leggo su “la Repubblica” di oggi un articolo di Michele Serra intitolato
“Se non volete che Putin vinca” (pagina 34)
Il testo dice in sostanza che dare tali ordini nefandi è tipico del sanguinario tiranno Putin, e gli Ucraini, se voglio rimanere democratici, probi e onesti, devono differenziarsi da lui.
Insomma tutte le nefandezze sono attribuite ai Russi, come tutti i crimini in questa sciagurata guerra dove le mattanze, credo, vengono perpetrate da entrambe le parti in conflitto, con la complicità di chi invia continuamente le armi nel campo cruento dei massacri.
E’ pur vero che ci sono aggressori e aggrediti ma non credo possibile che questi, armati come sono fino ai denti, si astengano sempre dal sangue, anche da quello innocente dei prigionieri di guerra, per esempio.
Dunque i miei dubbi sul fatto, continuamente ripetuto, che tutte le crudeltà, i crimini e le ecatombi umane siano commesse sempre e soltanto dai Russi aumentano, e attribuisco sempre minore credito ai notiziari faziosi che presentano ogni bene, tutta la santità da una parte, e tutto il male, il sadismo, l’odio infernale dall’altra.
Rivendico il diritto al dubbio che non significa parteggiare per questo o per quel belligerante, ma per la facoltà di criticare, per l’indagine libera e per la pace.
Bologna 10 aprile 2022 ore 17, 23
p. s.
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