Di questa guerra sento raccontare da tutti gli inviati “cosa non detta in prosa mai né in rima”.
Di che si tratta? Due popoli combattono tra loro con armi e ordigni di ogni genere; da quanto abbiamo letto su tutte le altre guerre da Omero in avanti ci saremmo aspettati massacri reciproci. Invece i corrispondenti ricordano e ci fanno vedere le vittime di una parte sola: quella ucraina. Mai che venga ammazzato un ragazzo russo.
Allora dico: dal momento che i difensori della loro patria mettono fiori nei loro cannoni e non uccidono nessuno, perché continuano a chiedere armi micidiali? Lanciateli con le mani i fiori e fate anche il gesto di mandare baci: manibus date lilia plenis!
Bologna 8 aprile 2022 ore 18, 10
giovanni ghiselli
p. s.
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