Pietà di gennaio. Chi sono i lupi?
La Terra è una foresta di belve
(Foscolo, Ultime lettere du Iacopo Ortis , Ventimiglia 19 e 20 febbraio 1799)
Sento una profonda e commossa simpatia per Ratzinger da quando ho visto in lui un altro Ecce homo, una povera creatura sofferente.
Subito dopo essere stato eletto, nell’aprile del 2055, il Papa disse. “Pregate per me perché io non fugga per paura davanti ai lupi”.
Aveva capito subito che cosa lo aspettava. Nel 2013, ingravescente aetate, -sono parole sue-si dimise.
Il suo assistente, Padre Georg un uomo bello e una bella persona, ieri lo ha ricordato in una intervista televisiva dove ha dato un magnifico esempio di serietà e fedeltà.
Virtù che oggi la canaglia falsa e bugiarda tende a infamare. Anche per questo fedele collaboratore di Papa Benedetto XVI ho simpatia. Neppure a lui alcun dispiacere viene risparmiato, compreso l’ azzannamento da parte dei lupi.
La moda attuale sta nel dire ogni bene dei canidi affamati eferoci perché gli uomini devono diventare come loro: sbranare i deboli.
Ratzinger tra i lupi era diventato il loro agnello, una povera creatura come quelle lasciate affogare e divorare dai pesce-cani e così via.
Ma chi sono i lupi?
Apollo Liceo
Uno degli epiteti di Apollo è Luvkeio~ che può essere timologizzato con luvkh, (luce crepuscolare), ma Luvkeio~ può significare anche signore della Licia o dei lupi (luvko~).
Cfr. Edipo re di Sofocle, "Signore Liceo (Luvkei j anax)/io vorrei che dalle funi d'oro intrecciato/fossero scagliati dovunque i tuoi dardi indomabili. (vv. 203-205)..
Nell'Elettra (v.6) Sofocle chiama Apollo "lukoktovno" qeov"", il dio uccisore dei lupi. Dunque Apollo qui è sicuramente collegato a luvko", lupo. Chi sono i lupi? Probabilmente gli uomini empi e sfrontati, i sofisti irreligiosi, i demagoghi rapaci e guerrafondai secondo il pio tradizionalista e sommo poeta di Colono.
Il coro della tragedia I sette a Tebe (v.145 e sgg.) di Eschilo invoca Apollo con il grido "luvkei j a[nax, luvkeio" genou'" signore liceo, diventa liceo, ossia distruggi l'esercito aggressore, fagli pagare i nostri lamenti.
Plutarco nella Vita di Solone ricorda che è usanza antica per gli Ateniesi combattere contro i lupi,: “ ajrcai`on de; toi`~ j Aqhnaivoi~ to; polemei`n toi`~ luvkoi~” (23, 4), poiché il loro territorio è adatto più al pascolo che all’agricoltura. Ma il pascolo dei lupi erano gli agnelli.
Ebbene Ratzinger è diventato preda dei lupi che temeva.
Del resto la televisione ogni volta che pesenta dei lupi afferma che bisogna proteggerli. Sbranare i più deboli è un fatto naturale, no?
Umano oltre che naturale: lo fanno anche gli uomini.
Io non sono di quelli, anzi ho sempre parteggiato per le vittime.
Vorrei che venissero protetti piuttosto gli agnelli e gli uomini e le donne sbranati dai lupi e perfino da grossi cani addestrati alla ferocia; se ci fossero in giro anche iene, licaoni e altre bestie del genere le vittime sarebbero molte di più. Animali affamati e sanguinari come tanti uomini imbestiati. So che questa mia antipatia per i canidi e per le belve umane non è nelle corde dei più, ma davanti alle parole di questo Papa benedetto da Dio la rivendico più che mai e non mi curo delle confutazioni.
Del resto i cani miti e affettuosi, siccome ammaestrati da persone buone, sono carini e non mi dispiacciono.
Bologna 6 gennaio 2022 ore 9, 41.
p. s
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