Aumentano i contagi. Propongo un decreto: proibire i cellulari nei supermercati.
L’aumento dei contagi dipende almeno in parte dai telefonini
Quando devo andare a fare la spesa per comprare l’indispensabile, devo stare attentissimo a scansare anche con acrobazie da circo quelli che procedono come sonnambuli tenendo lo sguardo abbassato sul cellulare. Se appena faccio attenzione al cibo della sopravvivenza e non sono pronto a un salto triplo, a uno scatto fulmineo, a una piroetta da ballerino con tanto di giravolta veloce, mi viene addosso il sonnambulo di turno mentre fissa la scatoletta con tutti i suoi sogni.
Sbatte contro me, misero, che sto prendendo uno yogurt guardando con cura che sia greco, me lo fa cadere di mano, poi scivola sul pavimento bagnato dalla mia colazione mancata, batte la testa e appena si riprende torna a fissare l’unico oggetto della sua attenzione. A volte butta in terra anche me. Cado percosso nel mento e ne ginocchio, e mentre mi rialzo indispettito, devo pure dirmi: “meno male che non è andata come quando, ciclista assai annoso ed esperto, vengo tuttavia investito, dagli automobilisti o da altri ciclisti in preda al medesimo incantamento di costui, di tutti i mentecatti del mondo affascinati da questo orribile, pandemico strumento di perdita dell’attenzione per il prossimo presente e vivo, per il cielo, per la terra, per il mare, per la natura, per tutto quanto è fuori da quella scatola orrenda.
Dico sul serio
giovanni ghiselli
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