lunedì 21 dicembre 2020

Vari aspetti di Cleopatra

Bernard Shaw
Canzonatorio è l’approccio di Cleopatra a Giulio Cesare nella commedia di Bernard Shaw Cesare e Cleopatra (del 1901) dove la principessa emerge da una Sfinge: “Ehi, vecchio signore (…) vecchio signore! Non scappare!”

Cesare: “Non scappare? Vecchio signore? A Giulio Cesare questo?!”

La giovinetta (insistendo) “vecchio signore!” (…)

Cesare: (stupefatto) “Chi sei tu?”

La giovinetta: “Cleopatra, regina d’Egitto!”

Cesare le risponde a tono

Cesare: “Ma che regina d’Egitto!” (Atto primo. Quadro secondo).

 

Plutarco nella Vita di Cesare racconta che  Cleopatra per avvicinare Cesare si dispose in un sacco per le coperte-eij" strwmatovdesmon (49, 2) che il siciliota Apollodoro legò con una cinghia e portò a Cesare. Dicono che Cesare fu colpito da questo primo stratagemma della ragazza che gli apparve brillante lampra`" faneivsh" (3) e affascinato dalla sua conversazione e dalla sua grazia la riconciliò con il fratello associandola al regno.

 

Shakespeare ricorda questo episodio facendo dire a Enobarbo che Apollodoro portò “a certain queen to Caesar in a matress” (Antonio e Cleopatra, II, 6).

Quindi Enobarbo dice a Menalca, amico di Sesto Pompeo: “there is never a fair woman has a true face”, non vi è mai una bella donna che abbia una faccia veritiera.

E Menalca risponde: “no slander: they steal hearts” (II, 6), non è una calunnia, esse rubano i cuori

Enobarbo descrive il carattere assai diverso di Ottavia, la nuova moglie di Antonio sposata per sancire una tregua con Ottaviano, una vedova fredda e riservata che  fa  prevedere il ritorno del marito to his Egyptian dish again (II, 6) al suo piatto egiziano. He married but his occasion here, Egli ha sposato solo il suo tonaconto.

 

La supremazia assoluta di Cleopatra viene riconosciuta da Antonio nella tragedia di Shakespeare.

Antonio si accusa da solo di ignavia e di sottomissione a Cleopatra dopo la battaglia di Azio quando dice ai suoi compagni: let that be left which leaves itself, abbandonate quello che abbandona se stesso (Antonio e Cleopatra III, 11), poi parla  a Cleopatra che l’ha abbandonato durante la battaglia di Azio  e si scusa - gorgive my fearful sails - dicendo che non pensava che lui l’avrebbe seguita.

Antonio dunque replica: “Thy full supremacy thou knew’st”, conoscevate la vostra supremazia e che un vostro cenno mi avrebbe fatto disobbedire al comando degli dèi

 Poco più avanti lo sconfitto aggiunge: “you did know how much you were my conqueror, and that - my sword, made weak by mu affection, would obey it on alla cause (III, 11)


La giovane Cleopatra di Lucano tende piuttosto a blandire Giulio Cesare.

Gli dice: “o maxime Caesar- (Pharsalia, X, 85), se vale qualche cosa la nobiltà del mio sangue, io discendo da Lago (il padre di Tolomeo I Sotér)  e sono stata cacciata dal trono, ebbene: “si tua restituit veteri me dextera fato- se  la tua destra mi restituisce al mio destino regale, complector regina pedes” (88-89) io pur da regina abbraccio i tuoi piedi.

 

Sei aequum sidus una stella favorevole gentibus nostris (90)

Nullo discrimine sexus (91) qui non c’è distinzione di sesso e una donna può stare al vertice del potere: reginam scit ferre Pharos (92), Faro sa portare avanti una regina.

Mio padre ha lasciato eredi del regno e del talamo me e mio fratello. Ma Tolomeo “habet sub iure Pothini-affectus enseseque suos” (95-96). Chiede quindi a Cesare di eliminare Potino. Per sé non vuole nulla: regem iube regnare (99) comanda al re di regnare.

Lo schiavo (famulus) Potino si è montata la testa. 

Ha fatto decapitare Magno e ora minaccia te-sed procul hoc avertant fata (101)

Ma serve pensando al regno

Le parole non sarebbero bastate. “vultus adest precibus faciesque incesta perorat” 105 il volto è associato alle preghiere e tutto l’aspetto impuro tiene la perorazione.

Quindi exigit infandam noctem corrupto iudice- (Pharsalia, X, 106) -dopo avere corrotto il giudice trascorre con lui la notte nefanda.

 

A proposito di incesta

Nell’Antonio e Cleopatra di Shakespeare, Mecenate definisce Cleopatra a trull, una bagascia cui l’adultero Antonio, marito della casta Ottavia, ha ceduto nelle sue colossali abominazioni la propria potente autorità (III, 7).

 

Insomma Cleopatra è una femmina incantatrice, voluttuosa, ed è pure una donna imperiosa: a Enobarbo che vuole tenerla lontana dalla guerra dice: “as president of my kingdom will appear there for a men” (III, 7)

 

giovanni ghiselli

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