Tucidide e Machiavelli
La storiografia greca è caratterizzata dalla “obiettività epica” ( Santo Mazzarino). Significa imparzialità.
Tucidide elimina il mito (La guerra del Peloponneso, I, 22, 4) ancora presente in Erodoto e dà l’avvio a una esposizione razionale e politica delle azioni umane. Polibio e Giulio Cesare seguiranno il suo metodo. Machiavelli procederà su questa strada che interpreta la storia come una serie di fatti regolati e dominati da rapporti di forza.
La “verità effettuale della cosa” cui il segretario fiorentino trova “più conveniente andare drieto” piuttosto che “alla immaginazione di essa” (Il Principe,XV) insegna quello che avevano già affermato gli Ateniesi minacciando gli abitanti riottosi dell’isola di Melo: “riteniamo infatti che la divinità secondo supposizione, e l'umanità in modo evidente, in ogni occasione, per necessità di natura, dove è più forte, comanda. (La guerra del Peloponneso, V, 105, 2).
Bologna 23 dicembre 2020. giovanni ghiselli
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