NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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giovedì 14 ottobre 2021

Alcuni elogi della semplicità che gli ignoranti invece disprezzano.

Tucidide :"filokalou'mevn te ga;r met j eujteleiva" kai; filosofou'men a[neu malakiva"" (Storie, II, 40, 1) Amiamo il bello con semplicità e la cultura senza mollezza Leopardi“E’ curioso vedere, che gli uomini di molto merito hanno sempre le maniere semplici, e che sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco merito. (Firenze, 31 Maggio 1831)” . La semplicità è naturalezza, mancanza di affettazione. “La semplicità è quasi sempre bellezza sia nelle arti, sia nello stile, sia nel portamento, negli abiti ec. ec. ec. Il buon gusto ama il semplice…La semplicità è bella perché spessissimo non è altro che naturalezza; cioè si chiama semplice una cosa, non perch’ella sia astrattamente e per se medesima semplice, ma solo perché è naturale, non affettata, non artifiziata, semplice in quanto agli uomini, non a se stessa, e alla natura” . Marco Lodoli: la semplicità è complessità risolta, non facilità . Gončarov: la semplicità significa intelligenza ed è differente dall’astuzia (Oblomov) Ezra Pound e l’America. The thought of what America would be like/if the Classics had a wide circulation/troubles my sleep " , il pensiero di come sarebbe l'America, se i Classici circolassero di più, mi turba il sonno. Ci sarebbe, se non altro, meno cattivo gusto. Dopo il poeta “fascista” sentiamo Brecht che fa l’elogio del comunismo e della semplicità:“ E’ ragionevole, chiunque lo capisce. E’ facile…Non è il caos ma/l’ordine, invece./E’ la semplicità/che è difficile a farsi” . La semplicità non è difficile: ci si arriva con la naturalezza, il buon gusto e l’onestà. Plutarco: Solone e la meschinità di Creso. Plutarco nella Vita di Solone racconta che il saggio legislatore ateniese disprezzava la ajpeirokaliva, l'ignoranza del bello e la mikroprevpeia ( 27, 20), la meschinità del re di Lidia che si era presentato coperto di gioielli e d'oro. Luciano in Come si deve scrivere la storia fa questa osservazione:" Vi sono alcuni che trascurano completamente, o appena sfiorano, fatti grandi (ta; megavla) e invece, per rozzezza (uJpo; de; ijdiwteiva"), mancanza di gusto (ajpeirokaliva"), e ignoranza (kai; ajgnoiva") di quello che va detto o quello che va taciuto, si attardano a descrivere nei minimi dettagli le cose più trascurabili (ta; mikrovtata, 27). Nigrino e il cattivo gusto degli arricchiti romani che sfoggiano porpore e anelli. Euripide: Nelle Fenicie di Euripide, Polinice afferma la parentela della semplicità con la giustizia e con la verità:"aJplou'" oJ mu'qo" th'" ajlhqeiva" e[fu,-kouj poikivlwn dei' ta[ndic' eJrmhneuavtwn" (vv. 469-470), il discorso della verità è semplice, e quanto è conforme a giustizia non ha bisogno di interpretazioni ricamate. Invece l' a[diko" lovgo" , il discorso ingiusto, siccome è malato dentro, ha bisogno di rimedi artificiosi:"nosw'n ejn auJtw'/ farmavkwn dei'tai sofw'n" (v. 472). Achille nell’ Ifigenia in Aulide di Euripide. Chirone, dikaiovtato" Kentauvrwn , il più giusto dei Centauri, "nodrì Achille" insegnandogli quella naturalezza e semplicità di costumi che è la quintessenza dell'educazione nobile. Il figlio di Peleo nell'Ifigenia in Aulide riconosce tale alta paideia all'uomo piissimo che l'ha allevato insegnandogli ad avere semplici i costumi:"ejgw; d j, ejn ajndro;" eujsebestavtou trafei;"-Ceivrwno", e[maqon tou;" trovpou" aJplou'" e[cein" (vv. 926-927). Winckelmann: la nobile semplicità e la quieta grandezza dei capolavori greci. Winckelmann predicava dell'arte greca la edle Einfalt und stille Grösse, di fatto trascriveva un topos già corrente in Francia; ma la noble simplicité e la grandeur sereine dei Greci celebrate da Fénelon, Du Bos, Mariette, dal giovane Voltaire non avevano mai avuto sui loro lettori un effetto comparabile" . E' pure degna di menzione la polemica di Schopenhauer contro la filosofia (hegeliana) delle università, fatta di "ghirigori che non dicono nulla, e offuscano con la loro verbosità perfino le verità più comuni e più comprensibili" . Lucrezio: gli stolidi che ammirano le parole contorte. :"omnia enim stolidi magis admirantur amantque/inversis quae sub verbis latitantia cernunt "( De rerum natura, I, 641-642), gli stolti ammirano e amano di più tutto ciò che scorgono nascosto sotto parole contorte. Cicerone: quae sunt recta et simplicia laudantur" , ricevono lode gli aspetti schietti e semplici. Orazio: Pirra è simplex munditiis, semplice nell'eleganza (Orazio, Ode I, 5, 5). Marziale: prudens simplicitas. (10, 47, 7), una semplicità competente. Il Nuovo Testamento :"Ecce ego mitto vos sicut oves in medio luporum; estote ergo prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae" (Matteo, 10, 16), ecco io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Tucidide: indica la semplicità come il nutrimento di quell'anima nobile che venne negata dalle guerre civili: a causa di queste ("dia; ta;" stavsei""), fu sancito ogni genere di malizia nel mondo greco e sparì, derisa, la semplicità cui di solito la nobiltà partecipa:"kai; to; eu[hqe", ou| to; gennai'on plei'ston metevcei, katagelasqe;n hjfanivsqh" (III, 83, 1). In questo contesto la semplicità è “bontà di carattere, bontà d’animo” (eu\ h\qo~). La semplicità è ancora inattuale: Nietzsche avrebbe desiderato "come educatore un vero filosofo, che…insegnasse di nuovo ad essere, nel pensiero e nella vita, semplice e schietto, quindi inattuale nel senso più profondo della parola; infatti gli uomini oggi sono diventati così molteplici e complicati che debbono diventare insinceri tutte le volte che parlano, sostengono delle opinioni e secondo esse vogliono agire" . giovanni ghiselli

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