Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica
Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica
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domenica 10 ottobre 2021
I massacri sono incompatibili con la civiltà e con l'umanità.
La parresia va bene ma gli elogi dei massacri vanno contaddetti.
Sono per la parresia. Assolutamente. Però le parole che celebrano lo sterminio devono essere confutate. Quello dette ieri notte al Tg3 da Antonio Monda, che ha elogito i massacri di Giulio Cesare nelle Gallie per “civilizzarle”, costituiscono un encomio di ogni colonianismo genocida che deve essere contraddetto con la difesa della vita umana. Non lo ha fatto colpevolmente la conduttrice. Lo faccio io convintamente e accoratamene.
I massacri sono cosa barbarica: incompatibili con la civiltà.
Lo ha già scritto un greco, un ateniese civilissimo e geniale mettendo queste parole di condanna in bocca alla madre dolorosa Andromaca cui gli Elleni hanno ammazzato il figlio Astianatte ancora bambino.
Euripide denuncia al pubblico come disumano lo sterminio perpetrato dagli Ateniesi nell’isola di Melo.
Cruciali sono i versi delle Troiane (rappresentate nel 415 a- C.) con i quali Andromaca accusa i Greci di essere loro i veri barbari: “w\ bavrbar j ejxeurovnte~ [Ellhne~ kakav-tiv tonde pai`da kteivnet j oujde;n ai[tion; (764-765), o Greci inventori della barbarie, perché uccidete questo bambino che non è colpevole di niente?
Ammazzare i bambini è la viltà e la barbarie più orrenda che ci sia.
Aggiungo alcune parole di denuncia che Tacito attribuisce a Calgaco, il capo dei Caledoni ribelli ai Romani “civilizzatori” dei quali dice:
“:"Raptores orbis, postquam cuncta vastantibus defuere terrae, mare scrutantur: si locuples hostis est, avari, si pauper, ambitiosi, quos non Oriens, non Occidens, satiaverit: soli omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt. Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant" (Agricola, 30).
Non le traduco: il signor Monda così civile conosce sicuramente il latino.
Bologna 10 settembre 2021 ore 9, 09
giovanni ghiselli.
Nelle parole di Antonio Monda c’è più fascismo e nazismo che nel saluto a braccio teso di alcuni nostalgici
giovanni ghiselli
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Caro professor Ghiselli, il docente di Cinema Antonio Monda discende da un illustre prógonos, e con i suoi congiunti, rampolli di cotanto génos, condivide un certo gusto per lo spettacolo e per i vip, con cui ama farsi ritrarre. Ha frequentato il liceo classico, lo stesso di Draghi, ma non so se e quanto ricordi di latino, animo districto tra una posa e l'altra. Le avventate parole su Cesare non ne fanno certo un cultore dell'humanitas; gli innumerevoli scatti reperibili sul web ce lo mostrano piuttosto cultore della mondanità. Per completezza, l'antenato è Riccardo Misasi; il parentado, tutti enfants prodiges, annovera attrici, scrittrici, direttori dell'Osservatore Romano...
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