Sentiamo ogni giorno affermazioni o negazioni non messe alla prova attraverso un esame critico bavsano"-.
Spesso anzi tante notizie diffuse dai media e presentate come inoppugnabili sono smentite e sbugiardate da fatti evidenti.
Certe novelle buone vengono contraddette da altre pessime.
La logica non consente tali contraddizioni ma i “loici” sono pochi oramai.
Faccio un esempio: “il PIL cresce, il virus è mezzo morto, dunque il benessere generale aumenta” poclama un servizio.
Il servizio o la pagina seguente dicono invece che diversi lavoratori sono lasciati in mezzo alla strada e ogni giorno il covid ammazza ancora decine di persone.
Tucidide nel primo capitolo metodologico della sua Storia (I, 20) denuncia alcune tradizioni trasmesse senza esame critico"ajbasanivstw""(I, 20, 1). La massa degli Ateniesi per esempio (" jAqhnaivwn gou'n to; plh'qo"") crede che Ipparco fosse tiranno quando fu ucciso da Armodio e Aristogitone, mentre aveva il potere Ippia, il figlio maggiore di Pisistrato. Da questo e da altri casi si vede come la ricerca della verità (hJ zhvthsi" th'" ajlhqeiva") sia una faccenda senza cura (ajtalaivpwro") per i più che preferiscono volgersi alle informazioni già pronte:" ejpi; ta; ejtoi'ma ma'llon trevpontai" (I, 20, 3).
Nel VI libro Tucidide torna sull’argomento e afferma che l’atto di audacia di Armodio e Aristogitone fu intrapreso per un caso erotico, non politico: “To; ga;r jAristogeivtono~ kai J Armodivou tovlmhma di j ejrwtikh;n xuntucivan ejpeceirhvqh” (VI, 54, 1).
Bologna 17 ottobre 2021 ore 8, 38
giovanni ghiselli
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