sabato 23 ottobre 2021

Contro gli stereotipi adesso di moda. Una difesa della libertà di pensiero e di parola.

Ci sono categorie di persone che è vietato criticare.

 Mi vengono in mente le donne tutte, gli Ebrei, gli omosessuali. Quindi alcune categorie, politiche : il fascismo, il nazismo e il comunismo messi tutti insieme in una mescolanza incongrua.

Ebrei e donne non sono criticabili perché nei loro confronti molti hanno sensi di colpa.

Io non escludo che una donna,  magari una su centomila, possa essere un’imbecille o una canaglia. Non lo escludo perché non le conosco tutte e anche perché non ho sensi di colpa nei loro confronti: non ho mai fatto del male a una donna.

So bene che gli Ebrei hanno subito un’orrenda persecuzione da abominare, ma sono altresì convinto che un popolo vittima di crimini e prepotenze dovrebbe imparare a non infliggerne mai ad altri popoli.

Quanto al fascismo l’ho sempre criticato aspramente ma credo che un neofascista in buona fede sia recuperabile alla democrazia se non lo si emargina e incattivisce coprendolo subito di insulti, odio e disprezzo.

 

Il nazista è più grave: andrebbe ricoverato e curato.

 

Il comunismo ha tentato di eliminare lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo. In alcuni paesi ha dato la scuola e la medicina a tutti, compresi i poveri. Però troppo spesso, devo riconoscerlo, ha tolto la libertà.

Del resto Allende che ha provato a sollevare la condizione degli esclusi da ogni bene senza togliere la libertà ai suoi oppositori, è stato ammazzato da costoro, l’11 settembre del 1973. E con lui tanti suoi sostenitori, per mesi e mesi.

Togliatti in una tribuna politica di tanti anni fa disse che loro, i comunisti italiani, volevano togliere solo la libertà di sfruttare.

 Il comunismo in Europa non ha avuto successo perché non ha saputo conciliare l’uguaglianza con la libertà.

 

Concludo con gli omosessuali. Tali “uomini- donne discendenti  da quegli abitanti di Sodoma che furono risparmiati dal fuoco celeste”, come li definisce l’omosessuale Proust nell’incipit del IV volume della Recherche, sono persone da rispettare quanto gli eterosessuali.

Bisogna però avvertire che pure se il celebratissimo Dante caccia nel suo Inferno gli uni e gli altri, né l’una né l’altra disposizione è peccaminosa, e se un uomo che corteggia un uomo non è un delinquente, non lo è nemmeno un uomo che corteggia una donna né una donna che corteggia un uomo.

 

Queste verità, pure se ovvie, vanno sempre ribadite perché ora c’è una propaganda interessata che ci martella per toglierci la libertà e la facoltà di pensare e parlare, e lo fa in maniera molto più subdola e pericolosa di come facevano i vari Ulbricht nell’Europa dell’est al tempo dell’Unione Sovietica

 

Bologna 23 ottobre 2021 ore 10, 57

giovanni ghiselli     

   p. s

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