Strepsaide vorrebbe assicurare il figlio Fidippide il quale domanda perplesso: “Chi sono quei tali?”
"il nome non lo so con precisione- oujk oi\d j akribw`" tou[noma-;
ma sono pensatori di sottigliezze -merimnofrontistaiv-, persone ottime kaloi; te kajgaqoiv"(Aristofane, Nuvole, 100-101, risponde il padre.
Cfr. v. 1404 quando Fidippide frequenta il pensatoio e dice di frequentare parole e pensieri sottili- kai; lovgoi" xuvneimi kai; merivmnai" ).
Il pensiero sottile, poi il discorso sottile -mevrimna-spesso è costituito da parole senza carne e senza vita: sono ghirigori insignificanti che non cambiano niente e a un certo punto non vengono più ascoltate.
Oggi la gente stanca delle ciance vuote non compra più i giornali e in maggioranza non vota più i candidati dai partiti.
Sono verba che non diventano caro. Verba sine gratia et veritate
“Et verbum caro factum est et habitavit in nobis (…) plenum gratiae et veritatis” (NT. Giovanni, I, 14) .
Il logos per essere creduto deve essere pieno di fascino e verità- plhvrh" cavrito" kai; ajlhqeiva".
Aristofane presenta questi cattivi maestri come brutti sporchi e cattivi.
Bologna 25 ottobre 2021 ore 9, 22
giovanni ghiselli
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