In pima pagina leggo questo titolo: Il piccolo Elkan deve rientrare in Italia con la zia.
A pagina 4 leggo: La generazione senza quota.
Credo che molti non capiscano che cosa significhi.
Sotto però trovo scritto tra virgolette “La pensione? Un miraggio”.
Sono intervistati dei giovani laureati da parecchio tempo che lavorano in uno stato di estrema precarietà e povertà se non hanno una famiglia facoltosa alle spalle: un ragazzo di 31 anni che con laurea magistrale in filosofia sta facendo una supplenza di tre ore la settimana mentre vive fuori casa, e una ragazza di 29 anni laureata nel 2017 che fa l’archeologa per una ditta che le dà 7 euro all’ora.
Il trafiletto sotto la foto del primo giovane spiega che questo professore “è tra i giovani senza quota ovvero senza speranze”.
La giovane dice: “La pensione è tamente lontana che non è tra le mie preoccupazioni di adesso perché non riesco ad avere certezze nemmeno su cosa succederà tra pochi mesi, figurarsi tra decenni”
Ecco, secondo me e, credo, secondo ogni persona con un poco di buon senso, la notizia situata in prima pagina è meno importante di quella posta a pagina 4.
Ma le magnifiche sorti e progressive decantate in coro dai media devono nascondere questo massacro delle speranze nel futuro dei nostri giovani
giovanni ghiselli
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