giovedì 14 ottobre 2021

Cleone il cane e la smemorata di Sassuolo.

Il cane: bestia dai significati vari. Alcuni sbranano donne, uomini, bambini e altri animali, eppure gli animalisti li considerano amici degli uomini i quali quando vengono uccisi ne hanno ogni colpa. Ieri dei cani hanno ucciso una povera vecchia a Sassuolo. Il telegiornale regionale ha ricordato questo fatto orrendo col dire che la smemorata si stava avviando in un giardino dove giocava una bambina e il cane ha dovuto difenderla, Negli Acarnesi di Aristofane, Paflagone-Cleone recita un oracolo che ordina a Demo, discendente di Eretteo, mitico re di Atene generato dalla terra feconda, di salvare il sacro cane dalle aguzze zanne –ijero;n kuvna karcarovdonta- che difende Popolo a bocca aperta deina; kekragwv" , ferocemente latrando kravzw, e ti procurerà il salario soi; misqo;n poriei' (1019). Se non lo aiuti soccomberà poiché per odio (mivsei) gli gracchiano contro sfe katakrwvzousi molte cornacchie polloi; koloioiv (1020). Demo dice di non capire e Paflagone chiarisce: io sono il cane e abbaio in tua difesa : pro; sou' ga;r ajpuvw (1023) e Febo ti ordina di custodire me, il cane. Agoracrito replica che questo cane qui cane rosicchia gli oracoli come fossero la tua porta. Quindi tira fuori un altro oracolo riguardo al cane Demo deve stare in guardia da quel Cerbero, cane schiavista –kuvna Kevrberon ajndrapodisthvn (1030). Cleone aveva proposto di ridurre in schiavitù fanciulli e donne di Mitilene (cfr.Tucidide III, 36, 2). Per quanto riguarda l’identificazione di un personaggio pessimo con il cane, nel Riccardo III di Shakespeare, L’ex regina Margherita parla in un delirio simile a quello di Cassandra nelle tragedie Agamennone di Eschilo e Agamennone di Seneca. Si scaglia prima contro la madre di Riccardo: “dalla tana del tuo ventre-le dice- è sortito un cagnaccio infernale che dà a noi tutti una caccia mortale (IV, 4, 46-47) un cane che prima degli occhi ebbe i denti to worry lambs, and lap their gentle blood (50) per azzannare gli agnelli e lappare il loro dolce sangue. Quando prendi il tuo pasto, continua Agoracrito parlando a Demo, questo cane scodinzola, kevrkw/ saivnwn s j oJpovtan deipnh/" (1030), ma quando tu guardi altrove a bocca aperta, divora la tua pietanza, e con il fare dei cani di notte traffica in cucina furtivo leccando piatti e isole ta;" lopavda" kai; nhvsou" dialeivcwn (1034). Cleone il cane dunque Una bestia evidentemente poco apprezzata da Aristofane. Una bestia temuta dai Greci: Atteone, figlio di Autonoe tebana, venne sbranato dai cani giovanni ghiselli

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