NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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giovedì 7 ottobre 2021

Aristofane, "Lisistrata". 16. Il ritardare non è solo epico: fa anche parte della tattica amorosa

  

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Cinesia dice alla moglie che nell’assenza di lei la casa va in rovina.

Mirrina: “ojlivgon aujtw`n moi mevlei” 896, poco mi importa.

 

In effetti le faccende familiari non possono andare bene quando non funzionano quelle della polis poiché il bene e il male sono comuni.

 

Il marito menzione altri guai conseguiti alla diserzione domestica della moglie e Mirrina gli dice che non tornerà a casa se loro, gli uomini, non smetteranno di fare la guerra. Tanto più che dopo il disastro della spedizione in Sicilia (415 - 413) le sorti del lungo conflitto erano già segnate, negativamente per gli Ateniesi.

Le femmine degli animali e pure le donne non perdonano l’insuccesso. Opportunamente per la specie.

Cinesia fa una promessa a metà: h]n dokh`/, poihvsomen tau`ta - 901.

lo faremo se sembrerà bene.

Questo a Mirrina non basta e dice che tornerà tra le ribelli.

Lui le propone almeno un incontro svelto nel letto: d j ajlla; kataklivnhqi met j ejmou' dia; crovnou (904)

Mirrina risponde che gli vuole tanto bene ma niente letto.

Cinesia insiste e Mirrina gli dice che non si può fare davanti al bambino - ejnantivon tou` paidivou (907). - Il marito consegna il piccolo al servo perché lo porti a casa poi le fa:  jkpodw`n: su; d j ouj kataklinei` ; 909, è fuori dai piedi, ora non verrai a letto con me?

Qui c’è il problema dell’amore che può calare tra i coniugi alla nascita di un figlio e se questo declino è particolarmente sentito dalla donna, l’uomo può concepire antipatia per il frutto della loro unione, soprattutto se è un maschio.

E dove si potrebbe fare? Domanda Mirrina.

Il marito, pieno di voglia di fare, indica la grotta di Pan .

Mirrina gli domanda come potrebbe tonare pura - ajgnhv - sull’acropoli 913.

Cinesia, interpretando ajgnhv - solo materialmente, le suggerisce di lavarsi alla sorgente Clessidra vicina alla grotta di Pan.

E’ il materialismo degli uomini che non capiscono le sfumature della sensibilità femminile.

Cinesia insiste fino a promettere che la colpa dello spergiuro della moglie cadrà su di lui.

dov" moiv nun kuvsai – lasciati baciare, le fa 924.

 Mirrina si procura una branda, poi prende alto tempo per procurare una stuoia da stendervi sopra, un cuscino - proskefavlaion (926) e una coperta

Cinesia è impaziente, non gli serve il cuscino: non ne ho bisogno io.

Mai io sì per Zeus - 927 replica Mirrina nh; Dij ajll j ejgwv.

Poi esce.

Cinesia mormora : questo bischero to; pevo" - viene trattato da ospite come Eracle. Allude all’Eracle frenetico ghiottone, impazziente di divorare quantità di cibo che non gli bastavano ma .

Cfr. il Busiride di Epicarmo e l’Alcesti di Euripide già citati.

Torna Mirrina con il cuscino ma poi dice che ci vuole una coperta

 A Cinesia non serve : binei'n bouvlomai. voglio fottere (934).

Mirrina va a prendere la coperta.

Poi dice: e[paire sauto;n 937, su, stai su

E Cinesia indicando il pene: ajll j ejph`rtai toutogiv, ma è già ritto questo qui

 Mirrina vuole prendere altro tempo e va a procurarsi dell’ unguento to; muvron (939) per profumarlo.

Cinesia fiuta che l’unguento serve a stropicciare, perdere tempo diatriptikovn e non ha odore di nozze koujk o[zon gavmwn. (943)

Mirrina trova che il profumo non è abbastanza buono e va a prenderne un altro. Cinesia sta perdendo la pazienza e ordina alla moglie: fermati e non portarmi più niente.

Allora Mirrina annuncia che si toglie i sandali, e uscendo intima all’uomo di votare per la pace.

Cinesia risponde bouleuvsomai 951, ci penserò.

 

Poi si lamenta per la ritrosia della moglie che lo fa morire,

Oltretutto - dice - dopo avermelo sbucciato, se ne va - ta; t j a[lla pavnta kajpodeivra j- ajpodevrw - oi[cetai 953

Si sente preso in giro yeusqeiv" 955 dalla donna che considera la più bella.

tivna bineso; 954, chi fotterò? Come potrà tirarsi su?

Pensa addirittura di rivolgersi a un ambiguo prosseneta chiamato Kunalwvpex - Canevolpe (257)

Queste schermaglie tra uomini e donne, questo ritardare sessuale di tutte le femmine, è funzionale al prolungamento non solo del pene ma anche del rapporto.

La donna di cui si è innamorati dunque in un primo tempo è cosmo e dea. Poi, come il re carnevalesco, si ribalta. Lo spiega Giasone a una giovane ierodùla del tempio sull'Acrocorinto in un dialogo di C. Pavese: "Piccola Mèlita, tu sei del tempio. E non sapete che nel tempio - nel vostro - l'uomo sale per essere dio almeno un giorno, almeno un'ora, per giacere con voi come foste la dea? Sempre l'uomo pretende di giacere con lei - poi s'accorge che aveva a che fare con carne mortale, con la povera donna che voi siete e che son tutte. E allora infuria - cerca altrove di essere dio" Dialoghi con Leucò, Gli Argonauti.

 

Bologna 7 settembre 2021 ore 10, 53

giovanni ghiselli

 

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