L’autunno di resurrezione
Per la prima volta quest’anno oggi ho visto i fili d’erba spuntati dai cicchi del grano sepolto. Erano diversi giorni che scrutavo i campi dalla bicicletta desideroso di vedere questa resurrezione. Oggi l’ho trovata e ne ho gioito. In quei fili verdi ho riconosciuto i miei cari morti: i consanguinei, le amanti, gli amici, i compagni di scuola.
Non mi sono sottratto alla commozione che si ripete ogni anno da quando ero bambino. Ho sempre vissuto il taglio del grano maturo- maturus neci- come una morte violenta. e lo spuntare del nuovo grano come una resurrezione che prelude a quelle dei miei affetti.
Non mi sono trattenuto dal ripetere quello che dico e faccio ogni anno: “ecco io mi prostro o benedetti al suolo e bacio queste zolle”.
Poi sono risalito in bicicletta e sono andato avanti, metodicamente, per la mia strada.
La giornata era brumosa ma a un certo momento è apparso il sole a rafforzare e rallegrare la mia fede nella vita.
Bologna 22 ottobre 2021 ore 19, 22
gianni
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