Non so come faccia un politico di sinistra a cantare vittoria dopo che una larga maggioranza, il 56% degli aventi diritto di votare, ha disertato le urne.
L’indifferenza politica è fascismo. Con l’astensionismo ha vinto l’autoritarismo fascista. Nella mia lunga vita scolastica ho incontrato maestri, professori e presidi fascisti che predicavano: “qui a scuola non si fa politica!”. Se potevano, lo ingiungevano. Costoro erano fascisti.
Letta ha straparlato di una “vittoria trionfale”
Gualtieri di una vittoria straordinaria da festeggiare.
Quello che ha vinto a Trieste ha detto che Berlusconi e Salvini lo hanno poclamato eroe del centro destra.
Concludo con grande amarezza: oggi ha vinto l’antipolitica, ossia la facoltà di continuare a spadroneggiare attribuita a chi lo sta facendo.
Le persone che non hanno votato sono disgustate o annoiate dalla politica o anestetizzate e del tutto indifferenti alla vita della polis.
Questo per me, uomo di sinistra che ha dedicato la vita all’educazione estetica e pure etica, quindi anche politica, dei suoi allievi, è un male grande.
Quindi deploro che abbia vinto l’autoritarismo, cioè il fascismo.
Bologna 18 ottobre 2021 ore 19, 38
p.s.
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