Lo Stato assistenziale poi una
specie di dittatura del proletariato
Mi scuso
per l’assenza del greco: il computer tra ieri e oggi mi ha dato molti
dispiaceri
Aristotele nella Costituzione degli Ateniesi (24) ricorda che oltre 20 mila cittadini erano
mantenuti grazie ai tributi, alle tasse
e agli alleati: 6000 giudici, poi 1600 arcieri,
1200 cavalieri, i 500 buleuti, 50 guardie dell’acropoli, 500 custodi degli
arsenali, 700 in altre cariche interne, 700 in cariche oltre confine, 2500
opliti, 20 navi guardia coste, altre navi che portavano i tributi, altri 2000
uomini sorteggiati e ancora il Pritaneo e le guardie carcerarie.
Tutti costoro vivevano a spese
della città.
Insomma la polis era nello
stesso tempo imperialistica all’esterno e assistenziale con i propri cittadini.
Nella Politica (1292-1293) Aristotele scrive che dove le leggi non
prevalgono, non c’è nemmeno la costituzione 1292a.
In Atene si arrivò a una
democrazia dove tutti potevano partecipare alla vita politica a causa della supremazia della
massa e vi prendevano parte soprattutto i poveri siccome hanno molto tempo
libero e prendono uno stipendio che permette di vivere senza lavorare. La massa non è ostacolata dalla cura dei
propri affari privati, un impegno che invece impedisce ai ricchi di prendere
parte all’assemblea e all’attività dei tribunali .
In questa situazione è la
massa dei poveri che diventa padrona della costituzione (1293a)
Bologna 31 ottobre 2021 ore
20, 36-ora solare
giovanni ghiselli
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