martedì 12 ottobre 2021

Un brevissimo esempio di metodo comparativo.

L’incipit del terzo romanzo della Recherche di Marcel Proust I Guermantes “Il pigolare mattutino degli uccelli sembrava insulso a Françoise” E’ utile il confronto con La terra desolata (1922) dove T. S. Eliot descrive la sterilità, la paralisi, l'impotenza provocate dai delitti e dall'empietà. Polvere e mancanza di pioggia, o la presenza di acqua inquinata, sono simboli ricorrenti, "correlativi oggettivi" dell'aridità spirituale, mentre il canto già sacro dell'usignolo suona come "Jug Jug to dirty ears"(v.103), giag giag a orecchie sporche, e Tiresia l'indovino che ebbe sede presso Tebe, sotto le mura (v.245), assiste alla seduzione di una dattilografa annoiata, da parte di un giovanotto foruncoloso (v.231). Nelle Supplici di Eschilo Il matrimonio per le Danaidi è sinonimo di orrori: le ragazze in preda al terrore assimilano la loro voce a quella di Procne, la sposa di Tereo (v. 61) trasformata in usignolo dopo che ebbe ucciso il figlio Iti per punire il marito il quale le aveva violentato la sorella Filomela. Tereo fu a sua volta mutato in upupa, e la cognata, così barbaramente stuprata, in rondine. Questo mito raccapricciante, raccontato o richiamato da diversi autori in varie altre versioni è emblematico per significare l'orrore di un matrimonio andato a male. Ne fa un lungo racconto in esametri Ovidio nelle Metamorfosi (VI, 426-674) cui allude Eliot per significare la decadenza del mito nella ricezione degli uomini moderni:"The change of Philomel, by the barbarous king/So rudely forced; yet there the nightingale/Filled all the desert with inviolable voice/And still she cried, and still the world pursues,/'Jug Jug' to dirty ears " (The Waste Land , vv. 99-103), la metamorfosi di Filomela, dal barbaro re così brutalmente forzata; eppure là l'usignolo riempiva tutto il deserto con voce inviolabile, e ancora ella piangeva e ancora il mondo continua 'Giag Giag' a orecchie sporche. Il canto della voce inviolabile di Filomela è degradato e dissacrato, poiché suona oramai solo naturalisticamente come un "giag giag" per le orecchie inquinate del mondo contemporaneo. Bologna 12 ottobre 2021 ore 8, 54 giovanni ghiselli p. s. I giorni già fissati per i miei prossimi impegni Primo Levi di Bologna oggi inizierò il corso su Aristofane alla Primo Levi. Procederò per 8 martedì dalle 18 alle 20 fino al 30 novembre. Dal 25 gennaio terrò 6 incontri alla Pimo Levi sulla commedia latina. Concluderò il 6 marzo. A Cento Il 23 ottobre terrò una conferenza su Proust a Cento, dalle 17 alle 18, 30. L'ingresso è gratuito. Garantisco la qualità anche delle conferenze che terrò a Cento: seguiranno l'8 gennaio le Nuvole di Aristofane, e chi non le ha sentite alla Pimo Levi può venire a Cento. 26 febbraio La nascita della tragedia di Nietzsche 2 aprile Erodoto. A Rovigo In dicembre (2, 9, 20) terrò tre conferenze all'Arci di Rovigo su vari aspetti della tragedia. Specificherò quali prossimamente. L'ingresso è gratuito. Sono dunque ancora libero quasi tutto marzo, tutto maggio e tutto giugno

Nessun commento:

Posta un commento

Ifigenia CLVIII. Preghiera al dio Sole. Saluti alla signora e alla signorinella magiare.

  Pregai il sole già molto vicino al margine occidentale della grande pianura. “Aiutami Sole, a trovare dentro questo lungo travagli...