Nell’Eneide, tra i peccatori che si trovano nel Tartaro si trovano questi delinquenti
Hic quibus invisi fratres, dum vita manebat
pulsatusve parens, et fraus innexa clienti
aut qui divitiis soli incubuere repertis
nec partem postere suis (quae maxima turba est)
Quique ob adulterium caesi quique arma secuti
Impia nec veriti dominorum fallere dextras
Inclusi poenam expectant (VI, 608- 613)
qui coloro dai quali furono odiati i fratelli, per tutta la vita,
o fu maltrattato un genitore e frode fu ordita al cliente,
o quelli che da soli si stesero sulle ricchezze trovate
e non ne fecero parte ai loro (e questa è la folla più grande)
e quelli ammazzati per adulterio e quelli che armi seguirono
empie e non esitarono a ingannare dei padroni le destre,
qui chiusi aspettano la pena.
Sono i profanatori della famiglia in vari modi, gli adùlteri, i ribelli al potere “pio” e chi disobbedisce ai padroni.
giovanni ghiselli
Lucrezio ha eliminato il Tartaro ed è rimasto sprotetto e poco letto nelle scuole, almeno in quelle frequentate da me studente.
giovanni ghiselli
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