Andava approvata con un’altra in difesa degli eterosessuali delicati,
L’omofobia non fa parte del cosmo.
“Ogni respiro che facciamo lo prendiamo dal cosmo. Inaliamo la sua aria; parliamo con il suo fiato; il suo pneuma è la nostra ispirazione. La parola “cosmo” indica un mondo conformato dall’estetica. “Cosmesi” e “cosmetica”, che derivano dal greco kovsmo~, alludono al significato greco originale, quando la parola rimandava alle vesti delle donne, alla decorazione e agli abbellimenti, a tutto ciò che è idoneo, ordinato, arredato e ben disposto, con connotazioni etiche di proprietà, decenza, onorabilità. L’immaginazione estetica è la modalità primaria di conoscenza del cosmo linguaggio estetico il modo più appropriato per formulare il mondo” (J. Hillman, La forza del carattere, p. 254.)
Dunque la legge Zan contro l’omofobia andava approvata. Non ho dubbi.
Vorrei però che venisse proposta anche una legge contro l’eterofobia, cioè contro l’intolleranza, le calunnie e i biasimi nei confronti degli eterosessuali.
Da qualche tempo il corteggiamento reciproco tra uomini e donne, un fatto non memo naturale di quello tra uomini omosessuali e tra lesbiche, viene indicato da certi ospiti delle trasmissioni televisive come una colpa comunque vada.
Da costoro non si fa distinzione tra delicatezza e violenza. Qui ora io rivendico il fatto che, se una donna mi guarda e mi sorride, contraccambio il sorriso e se lei seguita a guardarmi con simpatia aggiungo; “sei carina!”.
Non posso farne a meno. Se poi lei mi risponde “anche tu!”, cosa che capita sempre più raramente purtroppo, le chiedo se possiamo parlare di Aristotele e di Plato oppure dei Troiani, di Fanum Fortunae e di Roma. Se accetta, la benedico e sono felice; se non accetta, sono assai meno felice ma la benedico lo stesso lei e la madre che in lei si incinse.
Ebbene questo mio modus vivendi è considerato criminale dall’oltracotata schiatta delle pallide bigotte e dei cerèi bigotti cui nessuno ha mai sorriso e che è stata sdegnata perfino dalla santa luce del sole che nutre la vita.
Le leggi dunque proteggano tutti gli amanti non violenti e delicati tanto omosessuali e transessuali, quanto gli eterosessuali se questo non è chiedere troppo.
Noi amatori delicati siamo pochi: “we few, we happy few, we band of brothers” e se le leggi non ci proteggeranno ci estingueremo.
Bologna 28 ottobre 2021 ore 10, 31
Saluti
gianni
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