Già docente di latino e greco nei Licei Rambaldi di Imola, Minghetti e Galvani di Bologna, docente a contratto nelle università di Bologna, Bolzano-Bressanone e Urbino. Collaboratore di vari quotidiani tra cui "la Repubblica" e "il Fatto quotidiano", autore di traduzioni e commenti di classici (Edipo re, Antigone di Sofocle; Medea, Baccanti di Euripide; Omero, Storiografi greci, Satyricon) per diversi editori (Loffredo, Cappelli, Canova)
NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica
Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica
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giovedì 7 ottobre 2021
I concorsi truccati.
Ho già scritto su questo vizio italico. Ora ci torno.
Poco fa al telegiornale delle 14 di oggi ho sentito che una ministra, di cui non metto il nome solo perché non lo ricordo come non mi sovviene il ministero, ha detto che vuole propugnare e decretare bandi di concorso “con priorità per giovani e donne”. I concorsi devono dare priorità solo al merito, ed essere giovani o donne può essere una fortuna o una sfortuna, secondo i casi, ma non è un merito di per sé.
Tale ingiustizia somma diventa sempre più legale, per cui non sarà possibile condannare Massimo Galli che non ha nemmeno il coraggio di rivendicare il suo operato dicendo a quanti lo accusano vos quoque, o pure “così fan tutti”.
Sentiamo il boss in una intervista rilasciata a “la Repubblica”.
Nella pagina 23 del quotidiano di oggi, 7 settembre 2021, leggo un’intervista dove viene chiesto a quest’uomo di potere se “ha truccato il concorso dal quale è uscito sconfitto massimo Puoti”
Il leader risponde ponendo a sua volta una domanda: “Certamente no. Chiedo: si è mai sentito di un concorso truccato, o comunque con un andamento ritenuto scorretto, in cui il danneggiato non solo non ricorre ma fa pure una dichiarazione di stima per il commissario?”.
Riporto alcune parole dell’intervistatore, poi le commento: “Quando si accorge di non poter vincere il concorso, Puoti si mostra comunque cordiale con Galli, gli comunica personalmente la decisione di lasciare campo libero a Riva. “Niente Massimo…un abbraccio, quella cosa l’ho sistemata, non so se hai visto”.
In cambio Puoti ottiene da Galli la promessa di essere appoggiato, nell’immediato futuro nei prossimi bandi. Un accordo che appare esplicito. “il mio appoggio ce l’avrai-assicura l’infettivologo-in tutte le sedi possibili eh”.
Con la moglie però Puoti manifesta tutta la sua amarezza. “Sono riusciti a fregarmi sui titoli” (…) Puoti ha un indice H -index (criterio per valutare quantità e impatto scientifico dei lavori di un autore) doppio rispetto a Riva”.
L’articolo è firmato da Sandro De Riccardis e Luca De Vito che approvo.
Questo affare dice che la persona la quale comandi in un ambiente, in ogni ambiente dove ci siano potere e denaro, non ha solo la facoltà di cooptare accanto a sé chi vuole, indipendentemente dal merito, ma ha anche quella di intimidire chi subisce ingiustizia facendogli promesse vaghe e larvatamente minacciose.
Pensate che Massimo Galli qualche tempo fa mi era simpatico perché si atteggiava a sessantottino attempato ma sempre gagliardo e valido come un giovane progressista, quasi rivoluzionario. Insomma un vecchio da battaglie giuste.
Lo sentivo in qualche modo simile a me.
Tutto questo ora mi fa schifo. Spiega tra l’altro perché tanti giovani di talento sono costretti a emigrare.
Bologna 7 settembre ore 17
giovanni ghiselli
p. s
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Il 12 ottobre inizierà il mio corso . Ringrazio quanti si sono iscritti e suggerisco ai non iscritti di continuare a leggermi in questo blog. Nei miei commenti indicherò analogie con il presente a proposito dalle esistenze deformi di alcuni boss e tanti servi che il commediografo ridicolizza nei suoi drammi. Un maestro per me.
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