Poche ma belle, anzi poche e belle le parole del Presidente che ha accettato la conferma dopo avere constatato l’inettitudine dei “grandi” elettori che avrebbero dovuto scegliere un successore secondo i suoi desideri.
Sergio Mattarella ha dato un esempio a noi tutti ricordandoci il dovere dell’abnegazione del nostro interesse particolare in favore del bene generale.
Ha pure detto che spera di interpretare “le attese e le speranze degli Italiani”.
Ebbene, le mie e, credo, quelle della maggioranza di noi, sono una riforma della scuola che dia informazione con educazione, che promuova anche socialmente i giovani più studiosi e bravi, sia tra i discenti sia tra i docenti; poi una drastica riduzione delle sperequazioni economiche che offendono la Giustizia, ne prendono a calci il volto santo; quindi la tutela della vita e della dignità dei lavoratori e dei pensionati.
Ti saluto con tanti in bocca al lupo Presidente, come vecchio professore, all’incirca tuo coetaneo, e come educatore che non si sottrae all’impegno della Paideia
offerta a quanti vogliono leggere e ascoltare le parole con le quali cerco di propagare non solo il sapere (to; sofovn) ma anche, e soprattutto, la sapienza (hJ sofiva) dei classici autori dell’ eterno umanesimo che è amore per l’umanità.
Bologna30 gennaio 2022 ore 9,33
giovanni ghiselli
p. s
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