lunedì 24 gennaio 2022

L’aridità dell’avarizia. Polvere e cenere.


 

Nell’Aulularia di Plauto, il cuoco Antrace domanda perché Euclione non si è sobbarcato una parte delle spese  dato che la sposa è sua figlia.

Strobilio, il servus di Megadoro che ha pagato ogni cosa risponde:"pumex non aeque est ardus atque hic est senex "(297), la pomice non è così scoscesa, arida, erta, quanto questo vecchio.

 

La pomice, come in altri testi la polvere, significa sterilità, improduttività.

 

Nella Waste land  di Eliot  si legge:"I will show you fear in a handful of dust " (La sepoltura dei morti, v. 30), in un pugno di polvere vi mostrerò la paura.

E più avanti:"Qui non c'è acqua ma soltanto roccia/Roccia e non acqua e la strada di sabbia/La strada che serpeggia lassù fra le montagne/Che sono montagne di roccia senz'acqua (vv. 331-334)...Vi fosse almeno acqua fra la roccia (v. 338)...Non c'è neppure silenzio fra i monti/Ma secco sterile tuono senza pioggia/Non c'è neppur solitudine fra i monti(vv. 341-343)...Ma non c'è acqua ( Ciò che disse il tuono, v. 358)".

 

L’acqua con il sole produce la vita.

Polvere e cenere sono i resti della vita dopo la morte.

 

Nel primo stasimo dell'Agamennone di Eschilo il coro di vecchi Argivi definisce Ares il dio della guerra "oJ crusamoibo;" d ' j  [Arh" swmavtwn"(v.437), il cambiavalute dei corpi.

A causa sua

"invece di uomini

urne e cenere giungono

alla casa di ciascuno"(434-436). ajnti; de; fwtw`n-teuvch kai; spodo;~ eij~ eJkav-stou dovmou~ ajfiknei`tai (434-436).

La guerra  dunque distrugge le vite e arricchisce gli speculatori.

Anche in questo contesto entrano avidità e avarizia.

 

Secondo Gaetano De Sanctis, Eschilo con questa tragedia ha voluto mettere in guardia gli Ateniesi"contro le guerre ingiuste, pericolose e lontane, onde tornano, anziché i cittadini partiti per combattere, le urne recanti le loro ceneri. La lista dei caduti della tribù Eretteide mostra quale eco dovesse avere nei cuori tale monito durante quella campagna d'Egitto (anni 459-454) in cui fu impegnato il fiore delle forze ateniesi"[1]. Erano andati in Egitto per sostenere la rivolta del re libico Inaro  contro i Persiani.

 

Bologna 24 gennaio 2022 ore 19, 24

giovanni ghiselli

p. s.

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[1] Storia dei Greci , II vol., p.91

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