lunedì 24 gennaio 2022

Commento al v 64 dell’Aulularia di Plauto.


 

Quae in occipitio quoque habet oculos, pessima 64.

quella che ha gli occhi anche nella nuca, l'infame.

 

Il sospetto e l’odio generati dall’avarizia di Euclione porta alla deformazione mostruosa del prossimo, la vecchia Stafila   

 

Sentiamo  Empedocle di Agrigento(v secolo a. C.)

 

Poema fisico Fusikovn

 Quattro elementi, il fuoco, l’aria, l’acqua e la terra sono le radici di tutto (tw`n pavntwn rJizwvmata, fr. 6). Dalla mescolanza e dalla separazione di questi, hanno origine tutte le cose e le loro mutazioni. Non c’è nulla di vuoto.

L’Amore (Filovth~) accorda tutto nell’unità dello Sfero (Sfai``ro~), mentre l’Odio (Nei`ko~) dissocia e smembra.

 

Lo Sfero ricorda l’essere sferico di Parmenide. Nelle membra dello Sfero non esiste discordia né infausta contesa.

 

Empedocle dunque annuncia che porterà in mezzo gli elementi non generati (ajgevnnhta stoicei'a, Fusikovn, 1, 5 Gallavotti): pu'r kai; u{dwr kai; gai'an ijd j aijqevro~ a[pleton u{yo~ (6), il fuoco, l’acqua e la terra e l’immenso culmine dell’etere che non hanno inizio né termine, poi nei'ko~ oujlovmenon e sceduvnhn filovthta (v. 8), la contesa funesta e l’amore tenace, che mette vicino (scedovn).

 

Durante il tempo del rancore rancore (ejn kovtw/) tutte le cose sono difformi e contrastanti, tutto è confuso e privo di identità; durante l’amore gli uni con gli altri si bramano e si accostano  ogni vivente nasce e acquista identità: alberi, uomini, donne, fiere uccelli (Poema fisico, fr. 21). La mescolanza armonica procura identità, come quando i pittori mischiano in armonia le svariate tinture. Allora l’ibrido mostruoso sparisce e le parti discordanti sono “divinamente accordate dal vincolo dell’armonia” (Poema fisico, 12, 4).

 

"Nella mitologia greca la figura ibrida è, in generale, un contrassegno di appartenenza a un mondo primitivo"[1]. nel poema di Apollonio Rodio gli Argonauti giungono al porto di Eea, nel mare Tirreno, dove viveva Circe e trovarono la maga seguìta da mostri che non erano fiere né uomini, ma, erano summigeve~ melevwn (Argonautiche, 4, 674), misti di membra, con ricordo empedocleo. Già in passato, continua Apollonio, la terra aveva fatto sbocciare dal fango tali ibridi fatti “miktoi'sinmelevessin” di membra miste (v. 677). Poi il tempo li suddivise in specie. Per questo fu necessario che i raggi del sole togliessero l’umido alla terra.

  Ovidio rende decorativa la mostruosità dell’ibrido con il suo Minotauro:" semibovemque virum semivirumque bovem " (Ars amatoria , II, 24).

 

Le membra disperse prima che giungesse lo slancio benigno della concordia

 

Un frammento del Poema fisico (7) ricorda una condizione di caos abissale dominata dall’astio: allora vagavano teste senza collo (v. 1), braccia prive di spalle (v. 2), e occhi privi della fronte (v. 3), membra solitarie. e ibridi mostruosi: bougenh' ajndrovprwra...ajndrofuh' bouvkrana , bovine razze dai torsi umani, umane stirpi dai crani bovini ( vv.9 e 10).

Empedocle e Freud.

 Di Empedocle si riconosce debitore Freud:" Empedocle di Acraga (Agrigento),  nato all'incirca nel 495 a. C., si presenta come una figura tra le più eminenti e singolari della storia della civiltà greca...il filosofo, dunque, insegna che due  sono i princìpi che governano ciò che accade nella vita dell'universo e nella vita della psiche, e che essi sono in perpetua lotta tra loro. Egli li chiama filiva (amore o amicizia), e nei'ko" (discordia o odio). Uno di questi poteri-che in sostanza sono per lui "forze motrici naturali, e niente affatto intelligenze con la consapevolezza di un fine"-tende ad agglomerare in unità le particelle originarie dei quattro elementi, mentre l'altro, al contrario, mira a far recedere queste mescolanze e a separare le une dalle altre le particelle originarie degli elementi...I due princìpi fondamentali di Empedocle-filiva e nei'ko"- sia per il nome, sia per la funzione che assolvono, sono la stessa cosa delle nostre due pulsioni originarie Eros  e Distruzione , la prima delle quali tende ad agglomerare tutto ciò che esiste in unità sempre più vaste, mentre l'altra mira a dissolvere queste combinazioni e a distruggere le strutture cui esse hanno dato luogo"[2].

Bologna 24 gennaio 2021 ore 11, 23

Giovanni ghiselli

p. s.

Statistiche del blog

Sempre1204489

Oggi91

Ieri439

Questo mese8309

Il mese scorso8985

 



[1]K. Kerényi, Miti e misteri , p. 45.

[2]              S. Freud, Analisi terminabile e interminabile , in Freud  Opere  volume 11, p. 527 e ss.

Nessun commento:

Posta un commento

Ifigenia CLX. L’ospedale di Debrecen. Il delicato corteggiamento del vecchio dentista.

  Nei giorni seguenti, intorno al ferragosto,   vissi alcune ore di buona speranza: una serie intermittente di minuti nei quali immagi...