Muse e maschere teatrali (dettaglio) Bassorilievo su sarcofago, 200 d.C. ca. Berlin, Altes Museum |
Monologo di Syro
Syro teme che gli caschi addosso un infortunium, un accidente: oramai le sue truppe sono costrette in uno spazio ristretto- in angustum meae coguntur copiae-(669)-
Lo schiavo è uno stratega dell’imbroglio e usa termini militareschi: militat omnis servus et habet suas copias fatte di inganni, spiate, menzogne.
Deve evitare che il senex sappia della tresca di Clitifone con Bacchide perché se non ci riuscisse non potrebbe sottrargli il denaro e anzi prenderebbe delle botte. Già pregustava un boccone ghiotto, gustoso e ora lo tormenta il fatto che possa venirgli strappato dalla gola così di colpo crucior bolum mihi tantum ereptum tam desubito e faucibus 673.
Parole che denotano l’ingordigia ferina del servo. Il quale non cede all’insuccesso. Questa la tenacia che lo avvicina all’eroe cedere nescius.
Pero bisogna rifare da capo la strategia cambiando tutti calcoli: “Ratio de integro ineundast mihi” (674)
Segue quindi una massima generale che avvicina questo schiavo non solo all’eroe ma anche al maestro educatore: “Nil tam difficilest quin quaerendo investigari potest”, non c’è niente di tanto difficile che con la ricerca non si possa trovare.
Cfr. oJ de; ajnexevtasto" bivo" ouj biwto;" ajnqrwvpw/ (Platone, Apologia di Socrate, 38a) una vita senza ricerca non è vivibile per l’uomo. E’ Socrate che parla.
Syro pensa alcune possibilità, ne scarta due o tre, poi arriva alla illuminazione: “Euge habeo optumam” 676, evviva, proprio bene (cf. eu\ge) ho in mente il metodo perfetto.
Farò tornare da me il denaro che voleva scappare e non ce la farà .
Bologna 19 gennaio 2022 ore 19, 59
giovanni ghiselli
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Ora devo correre. E’ vero che una vita senza fare ricerca non è vivibile per l’uomo ma è pure vero che del tonno senza avere corso non è mangiabile. Non meritamente e ora vado a meritarmelo
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