Leggo su “la Repubblica” di oggi, 17 gennaio 2022 a pagina 3, un pezzo breve (per fortuna) firmato da Concita De Gregorio e intitolato “non il più bravo ma il più adatto”.
Si intende al mandato settennale di Presidente della nostra repubblica.
L’articolo rimane sul generico elencando una sfilza di nomi. Domanda “adatto a che cosa?” e non dà una risposta chiara, né motiva nulla di quanto dice.
Povo a farlo io.
Il Presidente deve indurre il governo a impiegare ogni risorsa per risolvere il prima possibile le due urgenze: quella della sanità e quella della povertà.
Si continua a dire che omicron è quasi innocuo, mentre ogni giorno aumentano i morti e i ricoverati nelle terapie intensive togliendo lo spazio, le strutture e quanto è necessario per curare altre malattie, anche gravi.
La povertà riguarda un numero sempre maggiore di persone mentre poche altre persone, persone altre, diventano ogni giorno più ricche.
Mi ha impressionato quanto ha detto poche sere fa in televisione Tito Boeri. Lo ripeto qui perché sono parole che devono essere conosciute mentre tanti poveri devono arrangiarsi fino a chiedere la carità per mangiare, riscaldarsi, pagare l’affitto.
Tito Boeri dunque ha detto che i soldi per ristrutturare le case sono andati prevalentemente ai benestanti che vivono nei centri storici, in dimore costose o addirittura lussuose.
Che nessun candidato alla presidenza della Res publica, della cosa pubblica, abbia denunciato questo fatto è una vergogna e un abominio.
Dunque io propongo Tito Boeri che ha fatto pubblicamente questa denuncia che condanna tutto un metodo iniquo e un sistema letale oramai per i più.
Risolte al più presto queste due urgenze che minacciano la vita fisica, bisognerà ridare vita educativa, formativa, culturale alla scuola che langue da lustri ed è mezza morta da due anni
Bologna 17 gennaio 2022- ore 19, 52
giovanni ghiselli
Nessun commento:
Posta un commento