Entra in scena Menedemo dicendo che si sente predestinato all’infelicità, e non è vero quanto si dice- diem adĭmĕre aegritudinem hominibus (Heauton timorumenos, 422) - che il tempo toglie il dolore agli uomini.
Il tempo come medicina lenta ma grande viene indicato da Cicerone nelle Tusculanae: “Est enim tarda illa quidem medicina, sed tamen magna, quam adfert longiquitas et dies” (III, 16).
Pensiamo alla medicina costituita da questi vaccini: tarda lo è di sicuro, magna forse, per lo meno dopo tre iniezioni, lo spero.
giovanni ghiselli
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