Nella prima pagina del quotidiano “la Repubblica” di oggi, 7 dicembre 2022, leggo questo titolo in grassetto:
“I presidi: troppi pericoli, la scuola deve riprendere soltanto in Dad”
Ora vi chiedo: vi sembra che il problema del virus sia risolto?
A me pare di no.
Voglio dire che i vaccini preparati e venduti a caro prezzo dalle case farmaceutiche non sono adeguati all’enorme difficoltà di questa situazione. I ragazzi chiusi in casa, ciascuno di noi isolato dal resto dell’umanità, rischia di diventare ajpavvnqrwpov" ti" a[nqrwpo" sfovdra, un uomo disumano assai, come il Duvskolo" di Menandro.
Enormi sono le difficoltà non risolte dai vaccini e pure enormi i guadagni apportati da tali farmaci poco efficienti a chi li ha prodotti e venduti.
Allora i governi dovrebbero fare come l’acquirente che compra una cosa non corrispondente ai bisogni di chi l’ha comprata e alle promesse di chi l’ha pubblicizzata.
Ora i venditori di vaccini devono produrre farmaci siffatti che risolvano questo problema, che rimuovano questo ostacolo- provblhma- alla vita sociale, amorosa, affettiva, lavorativa. E devono altresì distribuirlo gratis per sdebitarsi del precedente lavoro pagato troppo e fatto non abbastanza bene.
Dico per l’ennesima volta che sono uno dei tanti trivaccinati e suppongo di essere meno sprotetto di chi vaccinato non è; però non posso fare una vita normale quando leggo che i contagi crescono ogni giorno come pure i morti e i ricoverati in terapia intensiva, siccome tali brutte notizie quotidiane non mi consentono di credere che le tre dosi iniettate nel mio corpo mi consentano di compiere tranquillamente tutte le mie funzioni umane. Funzioni che non venfono praticate a lungo si atrofizzano.
Bologna 7 dicembre 2022 ore 19, 19
giovanni ghiselli
p. s
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