E’ evidente che il freddo fa bene al virus e potenzia la sua capacità di contagio perché debilita gli organismi umani.
Viceversa il caldo indebolisce il virus che durante la buona stagione, quella soleggiata luminosa e calda, tende a sparire.
Eppure del caldo si continua a parlare come del pericolo più grande per la vita, non solo quella umana.
Tra qualche settimana, grazie all’aumento della temperatura, i contagi decresceranno. Allora si darà tutto il merito ai vaccini.
Se così fosse i contagi e i morti non sarebbero tornati a crescere questo autunno-inverno e quello passato.
Dunque il vaccino più efficace in questi due anni è stato il caldo.
Concludo che accusare il caldo come la sventura massima vuole dire non avere osservato né capito nulla e odiare la vita, o addirittura significa augurare tante morti ai poveri e ai deboli come faceva Mussolini:
“Nevica. Il Duce guarda fuori di finestra ed è contento che nevichi: “Questa neve e questo freddo vanno benissimo” dice “così muoiono le mezze cartucce e si migliora questa mediocre razza italiana” Galeazzo Ciano Diario 1937-1943, 24 dicembre 1940 .
Bologna 20 gennaio 2021 ore 18, 57
giovanni ghiselli
p. s
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