Quando muore un personaggio potente e dalla buona reputazione rumoreggiano le trombe dell’agiografia.
Molti recitano la parte dell’addolorato ostentando lacrimosa afflizione.
Dolori tantum des quantum natura poscit, non quantum consuetudo. Plerique enim lacrimas fundunt ut ostendant, et totiens siccos oculos habent quotiens spectator defuit ( Seneca, De tranquillitate animi, 15, 6).
Cfr. questi due distici di Marziale I, 33: “Amissum non flet cum sola est Gellia patrem/si quis adest iussae prosiliunt lacrimae/Non luget quisquis laudari, Gellia quaerit/ille dolet vere qui sine teste dolet”.
Copio questo titolo in grassetto e caratteri cubitali nel quotidiano “la Repubblica” di ieri 14 gennaio 2022:
“Tutta la politica
in fila per Sassoli
‘Al quirinale
Uno come lui’ ”
Intanto molti manovrano per eleggere Berlusconi e molti altri chissà chi.
Ripeto che Sassoli mi era simpatico e mi dispiace sia morto. Credo di rendergli onore con questo pezzo. Era una persona riservata e tutto questo compianto ostentato non gli sarebbe piaciuto
Per questo non sopporto il frastuono degli agiografi dei media saltati sul carro funebre.
Bologna 15 gennaio 2022 ore 9, 51
giovanni ghiselli
p. s.
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