La guerra è un grande palcoscenico tragico con morti, sofferenze e pure con recite da teatro.
Un ex attore Zelenskj e ora pare che anche la mamma incinta portata fuori su una barella dall’ospedale bombardato, o presunto tale, fosse un’attrice circondata da comparse (cfr. “la Repubblica di oggi p. 7).
Chi aveva sollevato dei dubbi sulla veridicità delle due propagande senza fare distinzioni si è preso del filo-Putin.
Che tutto il mondo sia un palcoscenico e uomini e donne soltanto attori lo sapevamo fin da quando eravamo dei ginnasiali[1], ma ora bisogna precisare che pure l’attuale mattatoio, dove tanti Ucraini e Russi muoiono davvero, viene utilizzato come un palcoscenico da entrambe le parti poiché le guerre sono fatte anche di propaganda e non poche volte decise da questa non meno che dalle armi.
Anche tale verità conoscevamo istruiti, alcuni anni più tardi, da Alessandro Magno che di guerre si intendeva: “Famā enim bella constant, et saepe etiam, quod falso creditum est, veri vicem obtinuit” ( Curzio Rufo, Historiae Alexandri Magni, 8, 8, 15), le guerre sono fatte di quanto viene affermato, e spesso anche quello che si è creduto a torto, ha fatto le veci della verità.
Bologna 3 aprile 2022 ore 17, 13
giovanni ghiselli
p. s
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[1] Cfr Shakespeare:" All the world's a stage-And all the men and women merely players" (As you like it, II, 7)
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