mercoledì 8 marzo 2023

Donne e uomini.

Le donne non sono tutte cattive come sostengono alcuni imbecilli razzisti, né tutte sante come affermano altri cretini. Sono diverse tra loro al pari degli uomini.

 

Leggo su “la Repubblica” di oggi  questo titolo

ELOGIO di Ester

Donna simbolo del coraggio  (pagina 35)

 

In occasione della festa di Purim, gli Ebrei della città di Susa narravano le vicende di una bella regina persiana di stirpe ebrea che aveva rovesciato un malvagio visir, e raccontano di un saggio - Mardocheo -che, tolto il potere al cattivo Hamàn, era diventato ministro al suo posto.

In questa festa, che ha delle manifestazioni esteriormente simili al Carnevale, gli Ebrei si mascherano e si travestono, cantano, ballano con grande gioia e allegria.

Purim è, infatti, uno iom tov, cioè un giorno «di gioia, di banchetto e di festa» (Antico Testamento, Ester 9), di natura conviviale e profana, con ben poco di religioso. La ragione è quella che è scritta nel Libro di Ester: gli Ebrei hanno salvato la vita, mentre coloro che complottavano contro di loro sono stati messi a morte ( Ester, 9). 

 

Cfr. il capovolgimento del carnevale che ribalta la figura del capo  a farmakovς.

 

Il carnevale contiene spesso uno scoronamento. In questo caso gli Ebrei da vittime soccombenti diventano vincitori prepotenti. Manca l’idea del perdono. Verrà impalato non solo il malvagio Amàn, ma anche i suoi dieci figli per ordine di Ester. Verranno poi uccisi decine di migliaia di nemici degli Ebrei dopo il trionfo di Ester e del suo tutore Mardocheo[1].

In Ester non c’è bontà d’animo. Davvero il Vecchio e il Nuovo testamento sono uno strano centauro.

“i dieci figli di Amàn furono appesi al palo. I Giudei che erano a Susa si radunarono ancora il quattordici del mese di Adàr e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio. Anche gli altri Giudei che erano nelle province si radunarono, difesero la loro vita e si misero al sicuro dagli attacchi dei nemici; uccisero settantacinquemila di quelli che li odiavano, ma non si diedero al saccheggio. Questo avvenne il tredici del mese di Adàr; il quattordici si riposarono e fecero un banchetto di gioia”.

Bologna 8 marzo 2023 ore 17, 26 giovanni ghiselli

p.s.

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[1] Mordekhai: da una radice “méred” che significa ribellione (Erri  De Luca, Ester, Libro di donne, p. 28 n. 2. Mardocheo era figlio di un beniaminita Simèi, il quale aveva fatto crescere nella sua casa una figlia adottiva, Ester, chiamata anche Adassa.

Ella venne condotta alla reggia e piacque ad Egai, il guardiano delle donne. Passarono dodici mesi nei preparativi, dopo di che fu presentata al re. Nell’incontro di una notte Ester piacque molto al re.

per cui, in seguito, fu ammessa al palazzo delle concubine.

 

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