NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

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martedì 21 marzo 2023

Semplifico: Apollineo= introversione; Dionisiaco= estroversione


Jung,  Hillman e Ortega y Gasset

Su Apollineo e Dionisiaco torna  C. G. Jung:"Esaminiamo i concetti di apollineo e dionisiaco nelle loro caratteristiche psicologiche… Prendiamo in considerazione anzitutto il dionisiaco. Secondo la descrizione di Nietzsche è chiaro che esso indica un espandersi, uno zampillare e uno scaturire…E' una fiumana di sensazioni paniche di grande potenza che erompe irresistibile e inebria i sensi come un vino gagliardo. E' ebbrezza nel significato più elevato del termine…Si tratta quindi di una estroversione di sentimenti indissolubilmente legata all'elemento sensoriale (…) Per contro, l'apollineo è la percezione delle immagini interiori della bellezza, della misura e di sentimenti armonicamente disciplinati. Il paragone con il sogno chiarisce il carattere dello stato apollineo: è uno stato d'introspezione, di contemplazione rivolta verso l'interno, verso il mondo di sogno delle idee eterne, quindi uno stato d'introversione"[1].

 

L’Apollineo è l’affermazione  della propria individualità che si manifesta somaticamente prima di tutto nella faccia: “ Pare che una volta Anna Magnani, la grande interprete del cinema neorealista italiano, avesse detto al truccatore che la stava preparando per una scena: “Non mi togliere nemmeno una ruga. Le ho pagate tutte care…Gli adolescenti ricorrono a frotte al chirurgo plastico per farsi cambiare la faccia…vogliono cambiare la faccia che ha incominciato a esteriorizzare la loro solitaria individualità”[2].

 

Infine Ortega y Gasset: “Apollo è la misura, la norma rigorosa della vita, il “restare in sé”, la severa condotta- la condotta conforme, “l’essere in forma”. Ma è anche, beninteso, la danza…Apollo è il dio danzatore per eccellenza, solo che la sua danza è un ritmo rigido e severo, e per questo il culto che gli si dedica consiste in danze moderate. Est modus in rebus, e Apollo è il modus, il logos della vita e delle cose”[3].

 

Questi due tipi psicologici presenti, credo, in ciascuno di noi alternatamene nelle età della vita e nelle sue circostanze, devono essere dosati bene e formare un equilibrato composto.

 L’apollineo da solo infatti può portare a un’anacoresi anche sordida, mentre lo scatenarsi del dionisiaco incontrollato conduce alla buffoneria dell’ajlazwvn che sale  ciarlatano alla ribalta diventando oggetto di derisione e disprezzo.

Non bisogna mai cessare di unire le Muse alle Grazie, anche quelle in carne e ossa, la retorica alla politica, lo studio riflessivo all’educazione e all’azione.

Bologna 21 marzo 2023 ore 11, 41 giovanni ghiselli

p. s

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[1] C. G. Jung, Tipi psicologici,  (1921), p. 156.

[2] J. Hillman, La forza del carattere, p. 198 e p. 203.

[3] J. Ortega y Gasset, Idea del teatro (del 1946) p. 93.

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