Ho seguito i pimi dieci minuti della conferenza stampa di Giorgia Meloni a Cutrolo. Mi sono bastati. La presidente ha detto che d’ora in avanti secondo i nuovi decreti saranno colpiti durissimamente i trafficanti che praticano per lucro la tratta di esseri umani. Saranno cercati e catturati in tutto il globo terracqueo e verranno puniti con 30 anni di carcere se uno degli imbarcati morirà.
Questa storia della tratta mi ha spaventato perché ho una casa a Pesaro dove ogni anno passo alcuni giorni di luglio, tutto il mese il mese di agosto e un po’ di settembre. Ogni giorno vado sulla spiaggia a correre, nuoto nel mare, pedalo lungo la costa e la sera vado al porto per vedere il tramonto e quando il sole cala sul mare mi commuovo fino alle lacrime. Non vorrei non avvedermi dello sbarco di energumeni che mi afferrano e trascinano su una nave. Però mi consola ricordare che la Meloni ha detto che i trafficanti di schiavi dopo la tratta chiedono 9000 euro a ciascuna vittima. Io non li ho e la mia povertà è risaputa siccome non me ne vergogno, sicché non prenderanno il poverello che sono.
Ministre e ministri dunque saranno inesorabili con gli schiavisti delle tratte. Invece saranno divinità misericordiose e benefiche dei profughi: una farà come la dea Cunīna che metteva il bambino nella culla(cunae); un ’altra come Rumīna che gli porgeva il seno (ruma) della mamma; un’altra sarà Potīna che addestrava l’infante a bere(poto) un’altra ancora Edūca che dava da mangiare(edo). Quanto ai ministri maschi uno farà la parte di Statilīnus che fa stare in piedi l’infante (sto) e gli insegna a camminare, un altro sarà il beneficentissimo Fabulīnus che insegnerà a parlare (for) italiano a chi non lo sa.
Questa volta dunque è andata così nonostante si sia fatto di tutto da parte del ministro Piantedosi che è stato pure ringraziato dalla presidente, ma la prossima volta si farà ancora più di tutto e di meglio del meglio che gà è stato fatto da questo governo. Comunque i morti hanno ricevuto ampiamente giustizia da una targa su una parete. Saranno i navitae ignoti ricordati per sempre. Grande consolazione per i parenti, anzi per noi tutti.
Vi prego di prendere questi miei sarcasmi come un atto di profondo dolore per la morte di tanti naufraghi lasciati annegare e i maltrattamenti subiti da tanti altri.
Bologna 9 marzo 2023 giovanni ghiselli ore 19, 11.
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